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Sicurezza alimentare: Piacenza è promossa. È quanto emerso dal convegno dedicato al tema “Tutela della salute nel settore agroalimentare” organizzato da Confapi Industria Piacenza con il patrocinio dell’Università Cattolica e la collaborazione del Nucleo anti sofisticazione e sanità dei carabinieri. A confrontarsi sulla questione, nella sede dell’ateneo cittadino, sono stati il maggiore Gianfranco Di Sario, comandante del Nas di Parma, il preside della facoltà di Scienze agrarie della Cattolica Marco Trevisan e il microbiologo Pier Sandro Cocconcelli.

“I dati della provincia piacentina non si discostano dalla media nazionale e danno conto di un territorio che dedica particolare attenzione alla sicurezza alimentare e che ha una buona consapevolezza della necessità di tutelare un patrimonio importante – ha spiegato il comandante dei Nas Di Sario – le criticità sono dovute semmai al fatto che le norme in materia di sicurezza alimentare sono tante e quindi difficili da conoscere: per questo è importante la nostra attività che non è solamente repressiva, ma anche informativa e in convegni come questo, di orientamento. Più generalmente si può dire che occorre porre attenzione alla tutela igienico-sanitaria della filiera e all’etichettatura che deve garantire le informazioni necessarie al consumatore e quelle indispensabili per garantire la tracciabilità”.

Il comandante provinciale dei carabinieri Corrado Scattarettico ha sottolineato la necessità di interazione continua tra le istituzioni del territorio convinto che avvicinare i due mondi sia un modello innovativo di collaborazione e prevenzione. Il presidente di Confapindustria Cristian Camisa, dopo aver ringraziato il comandante provinciale dei Carabinieri per la grande apertura e disponibilità dimostrata nell’organizzazione congiunta dell’evento, ha affrontato diversi temi legati all’agroalimentare: “Parliamo di un settore in forte crescita che a livello nazionale fattura complessivamente 137 miliardi di euro (190 se si considera anche il settore primario) con esportazioni pari a 32,5 miliardi di euro (40,5 se consideriamo anche il settore primario), anche a Piacenza il sistema agroalimentare continua a segnare risultati positivi, il fatturato è superiore al miliardo di euro e l’export è pari a 226 milioni (235 se si considera anche il settore primario): si tratta di valori che danno solo un conto parziale delle potenzialità del nostro territorio in questo ambito anche comparandolo con le importazioni che arrivano complessivamente a 340 milioni”.

Il professor Cocconcelli e il preside Trevisan hanno sottolineato come “la gestione del rischio inizia dalla Commissione Europea”. “Noi ci troviamo alle prese con un sistema sempre più controllato, ma in continuo mutamento – ha spiegato il docente della Cattolica – esportiamo molto nel Nord America, ma importiamo altrettanto da Asia e America Latina, dove il livello di sicurezza non è comparabile con i nostri standard. Sempre più prodotti non a caso restano bloccati alle dogane perché non risultano conformi alle regole europee”.
 “L’obiettivo del convegno – ha concluso il Direttore di Confapi Industria Piacenza, Andrea Paparo – era da un lato sensibilizzare le aziende e dall’altro far capire quali sono le maggiori problematiche che i Nas riscontrano in azienda. L’associazione vuole essere accanto alle industrie del territorio per una continua prevenzione. Anche considerando le tante domande fatte ai relatori, sono certo che abbiamo centrato l’obiettivo”.

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