In crescita produzione e investimenti, rallentano ma restano positive anche le assunzioni di personale. È questo il quadro congiunturale che emerge dall’analisi realizzata dal Centro Studi di Apindustria Brescia su un campione di cento imprese associate. Rispetto al primo trimestre 2017, il secondo trimestre segnala una tendenza positiva per tutti gli indicatori: in crescita il fatturato (nel 52% dei casi), la produzione (per il 46%), gli investimenti (20%) e l’occupazione che, pur rallentando rispetto al primo trimestre, continua ad avere segno positivo (17%) o comunque costante (79%). In crescita, per le imprese, anche le principali componenti del costo di produzione, in particolare energia (per il 30% dei rispondenti) e materie prime (61%).
Le note dolenti arrivano dal grado di utilizzo degli impianti. Il 49% del campione lavora con impianti sotto utilizzati, meno del 70% della capacità produttiva. Di questo 49%, il 21% ne utilizza meno della metà. Le imprese con il miglior grado di utilizzo degli impianti sono invece anche quelle che realizzano le migliori performance: oltre la metà di chi si trova già nella fascia di utilizzo impianti 70-85% segnala attività più intensa.
Il settore metalmeccanico, rappresentato dal 46% dei rispondenti, presenta evidenze sostanzialmente in linea con quanto rilevato dalla totalità del campione. Il fatturato per le imprese metalmeccaniche è in crescita per il 75% dei rispondenti (84% se si sommano le imprese in cui è stabile). Meglio anche la produzione, in crescita per il 53% degli intervistati. Occupazione in crescita per il 26% dei rispondenti, contro il 72% delle aziende che mantengono invariato il proprio organico. Più evidenti però, nel metalmeccanico, anche le situazioni di crisi aziendale.
La congiunturale sul trimestre di Apindustria Brescia trova conferma anche nei dati congiunturali relativi al mese di maggio diffusi dall’Istat, secondo i quali fatturati e ordinativi sono in crescita significativa.
“I segnali che arrivano dalla nostra congiunturale - afferma Douglas Sivieri, presidente dell’Associazione - confermano la fase per un nucleo di imprese che sembra aver imboccato la strada giusta. Colpisce e preoccupa allo stesso tempo quello zoccolo di imprese, quasi un quinto del totale, che continua però a navigare in cattive acque”.