Confapi Padova ha stilato in vista delle prossime elezioni politiche un documento che riassume le proposte elaborate in sede di Giunta nazionale. Al centro, le misure che mirano a favorire la competitività delle Pmi, dell’economia e del mondo del lavoro, con l’obiettivo di innescare un un circolo virtuoso in un’ottica di sviluppo e crescita dell’intero sistema Paese. Confapi Padova ha inviato il “manifesto programmatico” alle segreterie dei principali partiti e movimenti del territorio, indirizzandolo ai candidati.

“Facciamo nostro - afferma Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova - l’appello alle forze politiche lanciato a livello nazionale dal presidente Maurizio Casasco E siamo disponibili a confrontarci con i candidati del territorio attraverso proposte concrete per il rilancio dell’economia perché, purtroppo, le misure che si sono succedute negli ultimi anni appaiono troppo spesso più casuali che puntualmente informate e sembrano rispondere a interessi terzi rispetto a quelli di chi continua a produrre e lavorare in Italia. Ora attendiamo le risposte di chi vorrà ascoltarci: da troppo tempo lamentiamo una scarsa attenzione verso le reali esigenze del mondo che rappresentiamo”.
Tra i punti salienti, quelli relativi alla politica industriale (protezione e sviluppo della piccola e media industria privata italiana, strumenti per incentivare la nascita di nuove Pmi), a burocrazia e semplificazione, al lavoro (semplificazione dei Ccnl, rilancio dell’apprendistato, politiche di welfare, sicurezza sul lavoro e sostenibilità ambientale), alla finanza (il ritardo dei pagamenti tra privati e da parte della PA, la piaga del difficile accesso al credito) e alla fiscalità (abbattimento del cuneo fiscale e detassazione degli aumenti retributivi, rimodulazione IMU sugli immobili industriali).

“In particolare – aggiunge Valerio - oggi la pressione fiscale è elevatissima e incide sulla capacità delle imprese di competere all’estero. Ecco perché chiediamo, in primo luogo, l’abbattimento del cuneo fiscale e, in seconda istanza, la detassazione degli aumenti salariali. Ridurre la spesa non è difficile, ma è impegnativo. Ottimizzandola si potrebbero recuperare risorse da destinare all’abbattimento del cuneo. Le proposte di Confapi possono essere funzionali ad un nuovo slancio della produttività e della crescita del sistema industriale italiano con favorevoli ricadute sulla occupazione e sulla domanda interna e non implicano un aggravio degli oneri a carico dello Stato”.