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Il presidente, aziende chiamate quotidianamente a sfida globalizzazione

"La firma di questo accordo ha rafforzato l'efficace sistema di relazioni industriali e i consolidati rapporti con Federmanager. Si è ovviamente tenuto conto della perdurante crisi, ma soprattutto della necessità di individuare percorsi che possano favorire l’inserimento di professionalità manageriali all’interno delle nostre piccole e medie industrie, chiamate quotidianamente alla sfida della globalizzazione e di una perdurante stagnazione della domanda interna nonché al raggiungimento degli obiettivi di Industria 4.0.". Così Maurizio Casasco, presidente di Confapi, commenta con Labitalia la firma del rinnovo del ccnl di dirigenti e quadri superiori.

L'accordo con Federmanager, sottolinea Casasco, presenta aspetti particolarmente innovativi. "Siamo stati capaci di attualizzare strumenti già esistenti -spiega il presidente di Confapi- e allo stesso tempo ne abbiamo introdotti di nuovi".

"È stato istituito, per esempio, il Fondo 'Pmi Welfaremanager' che privilegerà le politiche attive rispetto alle prestazioni di sostegno al reddito, anche attraverso strumenti gestiti da noi di Confapi e da Federmanager, che finora abbiamo dimostrato di essere degli anticipatori, che non si aggrappano al passato, ma lavorano per ridefinire la cornice, e anche i tasselli, di un intero sistema che deve essere in grado di raccogliere le sfide e vincerle", ricorda.

Oltre la crisi, le pmi guardano avanti e fanno i conti con aspettative e obiettivi per il 2017. "Le nostre Pmi -spiega Casasco- hanno attraversato e attraversano i venti di crisi, dimostrando coraggio e continuando a essere la colonna portante del nostro sistema produttivo. Guardiamo con interesse ad alcune misure contenute nel piano governativo Industria 4.0 tipo la riduzione dell’Ires e l’iper-ammortamento per beni funzionali alla digitalizzazione delle imprese e per le tecnologie innovative".

"Credo, però, che dobbiamo metterci al lavoro su un piano industriale globale - avverte - e che dobbiamo puntare con incisività sull’innovazione di prodotto, anche collaborando con le università e i centri di ricerca di eccellenza".

"Abbiamo noi la storia e l’expertise per inventarci prodotti innovativi e per fronteggiare la concorrenza di Stati e Continenti più giovani che, anche grazie a tutele del lavoro diverse, per non dire inesistenti, si rivelano imbattibili sul piano della velocità produttiva", conclude Casasco.

Pubblicato il: 17/01/2017

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