Roma, 16 aprile – È stato rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro delle piccole e medie imprese edili tra Confapi Aniem e le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che decorrerà dal 1° aprile 2025 fino al 30 giugno 2028.

Dopo il rinnovo della parte economica sottoscritto il 24 marzo scorso, la cui operatività era subordinata agli ulteriori accordi sulla parte normativa, il percorso contrattuale è stato completato con le intese in materia di trasferta, denuncia unica edile, Fondapi, sorveglianza sanitaria e fondo territoriale per la qualificazione.

Viene pertanto data attuazione all'intesa economica che prevede un incremento salariale totale di 175 euro per l'operaio comune, suddiviso in due tranche: 100 euro dal 1° aprile 2025 e 75 euro dal 1° marzo 2027.

Le parti hanno altresì convenuto di dare impulso alla contrattazione integrativa territoriale con la costituzione di una commissione nazionale di coordinamento e di avviare i lavori delle commissioni tecniche sulla classificazione dei lavoratori e per la stesura dell'intero testo contrattuale aggiornato.

Il Presidente di Confapi Aniem, Giorgio Delpiano, ha espresso "soddisfazione per il lavoro svolto e per il clima di collaborazione con le Organizzazioni Sindacali, che ha consentito di mettere a disposizione dei circa 80.000 lavoratori che applicano il Contratto Confapi Aniem un testo articolato che cerca di coniugare le specificità del nostro sistema imprenditoriale e l'esigenza di valorizzazione della forza lavoro, patrimonio fondamentale delle nostre piccole e medie imprese".

Roma, 15 aprile - Come ogni 15 aprile, anniversario della nascita di Leonardo da Vinci, si celebra oggi la Giornata nazionale del Made in Italy e Confapi ha realizzato una serie di eventi su tutto il territorio nazionale.

Le Associazioni territoriali hanno partecipato numerose all'iniziativa promossa dal Mimit dedicata alla promozione della creatività e dell'eccellenza italiana con l'obiettivo di riconoscere al Made in Italy il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale del Paese.

Da Cuneo a Taranto, passando per Firenze, Milano, Napoli e Pisa, sono tantissime le iniziative sul Made in Italy che coinvolgono imprenditori e giovani studenti. Questi alcuni esempi degli eventi Confapi realizzati sul territorio: progetto nel campo dell'aviazione ambientalmente sostenibile riguardante i velivoli LTA (Lighter Than Air); esempi imprenditoriali concreti relativi alla filiera di creazione e realizzazione dei prodotti; piattaforma digitale innovativa per la consulenza immobiliare attraverso l'intelligenza artificiale; riqualificazione urbana e paesaggistica di ex Cantieri Navali; presentazione di eccellenze locali (enogastronomia, tessile, legno, design, automotive, nuove tecnologie); realizzazione di video tour aziendali per promuovere  l'identità e l'innovazione delle imprese locali; presentazione di case history imprenditoriali agli studenti universitari per analizzare strategie comunicative globali ma anche per analizzare le sfide affrontate per la difesa del marchio contro la contraffazione.

All'iniziativa hanno partecipato attivamente anche i Gruppi nazionali ConfapiD (Gruppo Donne) e il Gruppo Giovani imprenditori di Confapi. In particolare quest'ultimo ha realizzato un evento in collaborazione con l'Università Federico II di Napoli rivolto agli studenti.

Roma, 3 aprile - Il Presidente di Confapi Sanità, Michele Colaci, insieme a Gennaro Broya de Lucia, Presidente di Conflavoro Pmi Sanità, ha avuto oggi diversi incontri con i vertici istituzionali per risolvere la questione legata al payback per i dispositivi medici. "Il Governo, con il Ministro al Mef, Giancarlo Giorgetti, - dichiara Colaci - ha finalmente mostrato una chiara volontà politica di risolvere l'anomalia normativa che riguarda questa delicata problematica che sta mettendo in crisi l'intero comparto del medtech italiano. Serve una risposta rapida e responsabile da parte dello Stato: il payback è un debito pubblico mascherato da privato, e non può essere scaricato sulle spalle delle Pmi. Oggi abbiamo un settore compatto, che converge su soluzioni condivise, e che si sta muovendo a ogni livello per risolvere una questione che rischia seriamente di mettere in ginocchio un intero settore. Senza considerare il fatto che se dovessero fallire le imprese oggetto di payback negli ospedali non sarebbero più disponibili i dispositivi medici".

Roma, 15 aprile - Il Vicepresidente nazionale di Confapi, Francesco Napoli, ha partecipato oggi presso il Mimit al convegno "Tutela e valorizzazione del Made in Italy. Il ruolo delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali industriali". "La Giornata Nazionale del Made in Italy – ha sottolineato Napoli nel corso del suo intervento - rappresenta un'occasione per valorizzare la qualità, la creatività e l'eccellenza delle Pmi industriali italiane, pilastro del nostro sistema produttivo. In un contesto globale instabile, è fondamentale rafforzare il posizionamento competitivo del Made in Italy, sia in Europa che nei mercati internazionali. Si tratta di un'opportunità per il nostro Paese che va inserita in una visione sistemica e aggiornata rispetto al contesto attuale. Per le nostre Pmi il Made in Italy rappresenta una potenziale leva per rafforzare la competitività internazionale, rigenerare distretti industriali e valorizzare filiere e territori".
Il Vicepresidente si è anche soffermato sul nuovo Regolamento UE sulle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) per i prodotti industriali e artigianali che entrerà in vigore il prossimo dicembre. "Rappresenta – ha detto Napoli - una novità nell'assetto delle politiche industriali europee, una novità che, tuttavia, essendo stata approvata nel 2023 deve essere aggiornata rispetto all'attuale contesto.  Questo nuovo strumento può, infatti, generare ricadute positive per il sistema produttivo italiano, a patto che venga integrato in una strategia nazionale coordinata, centrata sulla valorizzazione delle filiere e dei distretti manifatturieri".

Roma, 24 marzo - Rinnovata oggi la parte economica del CCNL Edilizia, che coinvolge circa 80.000 lavoratori, tra Confapi Aniem le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. L'intesa prevede un incremento salariale totale di 175 euro per l'operaio comune, suddiviso in due tranche: 100 Euro dall'1 aprile 2025 e 75 Euro dall'1 marzo 2027.

L'intesa è subordinata alla sottoscrizione, entro il 30 aprile, di ulteriori accordi sulla parte normativa relativi a Trasferta, Denuncia Unica, Premialità, Previdenza e Sorveglianza Sanitaria.

È stata altresì concordata l'attivazione di due commissioni tecniche, che dovranno ultimare i lavori entro il 30 giugno, per aggiornare la classificazione dei lavoratori e coordinare le disposizioni dell'intero testo contrattuale.

Il Presidente di Confapi Aniem, Giorgio Delpiano, ha espresso "grande soddisfazione per il raggiungimento dell'accordo sulla parte economica e fiducia per la prosecuzione del lavoro con i Sindacati per la definizione della parte normativa. Il risultato odierno rappresenta già un passo significativo, riaffermando e valorizzando la nostra autonomia contrattuale con una sostanziale differenziazione rispetto agli altri contratti di settore".

Roma, 11 aprile - Il Consiglio nazionale di Unionalimentari Confapi, riunitosi ieri a Roma, ha rieletto all'unanimità Paolo Uberti come Presidente della categoria che rappresenta le piccole e medie industrie del settore alimentare.

Uberti, titolare della "Tris Moka srl", azienda di torrefazione associata a Confapi Brescia, guiderà quindi Unionalimentari anche per il prossimo triennio.

Durante l'assemblea si è evidenziata l'importanza di proseguire il percorso già tracciato, nel segno della continuità e dell'unione tra tutte le componenti del comparto per affrontare insieme le sfide presenti e future del settore alimentare italiano.

Il Presidente nazionale di Confapi Cristian Camisa, nel formulare i migliori auguri di buon lavoro al Presidente Uberti, ha sottolineato l'importanza di lavorare cosi come fatto finora, a fianco delle nostre imprese per supportarle nelle sfide che attendono il settore, la Confederazione e in generale il nostro Paese.

Subito dopo la rielezione del Presidente si è insediato il Comitato Direttivo che a sua volta ha riconfermato, su proposta del Presidente, i membri della precedente giunta di presidenza. La giunta di Unionalimentari è quindi composta dal Presidente Uberti e da altri otto membri: Stefano Borromeo (Vicepresidente), Gian Mario Bosoni (Vicepresidente), Giorgio Conterno, Riccardo Damiano, Carlo Ferrari (Vicepresidente), Antonio Ferrieri, Raffaele Nicoletti (Vicepresidente Vicario), Vincenzo Serra.

Roma, 18 mar. – “Sull’obbligo della sottoscrizione delle polizze catastrofali occorre fare al più presto chiarezza. Come Confapi riteniamo che la mutualizzazione, ovvero il trasferimento del rischio alle agenzie assicuratrici, sia un fattore positivo. Spesso, infatti, le piccole e medie aziende non riescono a far fronte alle conseguenze dovute a quegli eventi atmosferici gravi, estremi e imprevedibili che, se avvengono, le mettono in ginocchio con il rischio di farle chiudere. Del resto siamo di fronte con sempre maggior frequenza a improvvisi eventi drammatici, dovuti ai cambiamenti climatici. Al contempo, però, queste polizze rappresentano un indubbio aumento di costi per le imprese a cui bisogna dare certezze sui criteri di applicazione, sui costi e sul valore dei premi. Insomma al momento ci sono ancora troppe incognite che vanno al più presto chiarite. Per questo riteniamo necessaria una proroga alla data del 31 marzo quando dovrebbe scattare l’obbligo di sottoscrivere la polizza”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

“Sono diverse – aggiunge – le criticità presenti nel decreto che abbiamo già evidenziato negli incontri avuti sia al Mimit che al Mef. Innanzitutto, nonostante il principio di proporzionalità dei premi rispetto al rischio, al momento non vi è alcuna simulazione disponibile.  I dati, infatti, sono nella sola disponibilità delle compagnie assicurative. Non è inoltre chiara la modalità di riduzione dei premi per miglioramenti infrastrutturali e misure preventive adottate dalle imprese. Non c’è chiarezza rispetto alle conseguenze per le imprese che non si assicurano ma solo un generico riferimento che ‘se ne terrà conto’ nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni e agevolazioni. Non è chiaro quali sono e come se ne terrà conto, così come la definizione troppo generica di abuso edilizio rischia di creare ulteriore incertezza. Riteniamo poi sia necessario una maggiore proporzionalità a seconda della dimensione dell’impresa, sia per la franchigia sia per i limiti di indennizzo. Inoltre - conclude Camisa – il decreto non prevede alcun tavolo di monitoraggio composto da più agenzie assicuratrici in cui anche le associazioni datoriali possano avere un ruolo, nell’ottica di non lasciare sola la piccola impresa contro la grande impresa assicuratrice”.

Roma, 9 aprile - Unigec Confapi, Unimatica Confapi e le Organizzazioni sindacali Fistel - CISL, SLC – CGIL, Uilcom - UIL hanno sottoscritto l'ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per i lavoratori delle piccole e medie imprese della Comunicazione, dell'Informatica, dei Servizi Innovativi e della Microimpresa, scaduto il 31 dicembre 2023. L'intesa, che decorre dall'1 gennaio 2024, ha durata quadriennale sia per la parte economica che normativa. Oltre ad aumenti economici sui minimi contrattuali sono previsti anche flex benefits.

Le principali novità per la parte normativa riguardano la decorrenza dell'Osservatorio di settore entro i prossimi tre mesi, la previsione di nuove materie di studio in materia di salute e sicurezza nei compiti affidati all'osservatorio che confermano l'attenzione delle parti firmatarie su questi temi.  Tra gli impegni assunti si registra l'avvio della Commissione permanente in materia di classificazione che dovrà procedere alla verifica degli attuali inquadramenti contrattuali rispetto all'evoluzione dei settori rappresentati, in particolare modo per il settore Informatico soggetto a continue trasformazioni e alle competenze richieste agli addetti occupati nel comparto.

"Il negoziato – dichiara il presidente Unigec Confapi, Roberto Cotterchio - ha tenuto conto di vari fattori in particolare la necessità di riconoscere aumenti contrattuali in linea con i tassi inflattivi in un contesto economico che per il nostro settore presenta varie difficoltà sia esterne (aumenti delle materie prime) sia interne legate al mercato domestico. Siamo comunque soddisfatti del risultato raggiunto perché riconferma relazioni sindacali consolidate nella rappresentanza delle Pmi che riteniamo appartengano alla storia della nostra categoria e alla nostra Confederazione".

Anche il Presidente di Unimatica Confapi, Giorgio Binda sottolinea "l'importanza di questo rinnovo per il settore informatico e tecnologico e per le aziende in esso rappresentate, nel quale possono trovare il riconoscimento di alcune delle loro specificità e delle necessità di soluzioni che sappiano coniugare flessibilità del lavoro nel rispetto dei diritti dei nostri lavoratori. Altrettanto importanti saranno gli osservatori, per restare al passo con i tempi, in un settore che cambia velocemente di anno in anno".

Roma, 12 marzo - “Esprimiamo forte preoccupazione per le ricadute sulla produzione aziendale dovute ai rincari di gas e di elettricità. Dalla nostra ultima indagine congiunturale emerge, infatti, che il 77% delle imprese prevede un’incidenza, sulla produzione aziendale nel 2025 fino al 10% e il 19% teme un effetto più pesante, tra il 10% e il 20%. Il dato complessivo riflette un clima di crescente incertezza, con molte aziende che faticano a gestire l’aumento dei costi energetici senza compromettere la propria competitività anche rispetto agli altri Paesi europei”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

“Siamo stati ascoltati dalla Commissione Attività produttive della camera dei Deputati in merito al Decreto Bollette – spiega - e abbiamo sottolineato la necessità di creare una serie di strumenti emergenziali che entrino in azione in maniera automatica e tempestiva e che consentano di affrontare e di contrastare le fluttuazioni importanti dei prezzi energetici, mitigandone l’impatto sul tessuto produttivo delle Pmi industriali su cui poggia l’economia del nostro Paese. Inoltre abbiamo richiesto di prevedere che l’azzeramento della componente ASOS degli oneri di sistema, relativa al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione, valga anche per le imprese in media tensione”.

“Il taglio degli oneri di sistema per le Pmi deciso recentemente dal Consiglio dei Ministri – conclude Camisa – è un piccolo passo per le nostre aziende ma rischia di tagliare fuori una grande maggioranza delle nostre industrie non appartenenti alla categoria delle energivore né agli altri parametri previsti”.

Roma, 8 aprile – Con decisione della Giunta confederale, riunitasi oggi, si è proceduto al Commissariamento della categoria Unionmeccanica Confapi. Il commissario sarà il vicepresidente nazionale di Confapi, Corrado Alberto.

Roma, 28 febbraio - “Assistiamo con preoccupazione all’escalation di guerra commerciale tra Ue e Usa. Non crediamo che replicare alla minaccia statunitense di dazi sull’import europeo con nuovi dazi, come ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron, rappresenti la giusta soluzione”. E’ quanto dichiara il presidente di Confapi Cristian Camisa. “Rispondere a dazi con altri dazi - aggiunge - metterà le aziende europee in forte crisi perché in un mondo globalizzato non si sa bene quali saranno gli effetti di lungo termine di azioni protezionistiche a parte l’ovvio aumento dell’inflazione. Bisogna inoltre ricordare che è l'Unione europea che dovrebbe offrire agli Stati Uniti una road map per arrivare a un graduale riduzione del surplus commerciale nei confronti di Washington. Occorre insomma negoziare in silenzio evitando uscite che rischiano solo di far male all’economia. Siamo certi che il nostro Governo, con la premier Giorgia Meloni in primis, saprà affrontare con la dovuta attenzione questo delicato problema, anche grazie allo straordinario rapporto che abbiamo con gli Stati Uniti. Bisogna continuare a lavorare - conclude Camisa - per avviare una trattativa concreta per evitare danni enormi per la nostra economia ma soprattutto per le Pmi industriali che già stanno soffrendo molto in questo momento".