Roma, 31 maggio – “La priorità è sbloccare i cantieri”, dichiara Maurizio Casasco, presidente di Confapi (la Confederazione della piccola e media industria privata) a margine della presentazione della relazione annuale della Banca d’Italia. “La paralisi attuale e la recessione sono più minacciose di una temporanea sospensione del Codice degli Appalti che ovviamente non può prescindere dal rispetto della legalità e della trasparenza”.
“Sospendere l’efficacia del Codice degli Appalti non vuol dire licenza di delinquere, ma l’applicazione diretta e immediata della Direttiva Europea sulla materia, ossia di un complesso di regole che, mentre non è affatto più lassista del codice italiano, è sicuramente privo di inutili procedimenti e ‘procedimentini’ che fanno dell’Italia il regno delle opere cadenti o incompiute”.
“Resta inteso che la priorità è quella di varare regole semplici, chiare e durature nel tempo che diano garanzia di legalità e opportunità di lavoro. La stragrande maggioranza degli imprenditori italiani sono seri e dalla parte del lavoro e dello sviluppo, così come la stragrande maggioranza di dirigenti e funzionari della PA. Da un anno – conclude Casasco – attendiamo l’inizio della ricostruzione del Ponte Morandi a Genova e abbiamo accumulato inspiegabili ritardi nell’avanzamento dei lavori della Tav. È ora di muoversi per il bene del Paese”.