Le Associazioni datoriali dell’edilizia hanno concordato con i sindacati linee guida dettagliate applicabili anche nei cantieri più piccoli che rimangono attivi.
Maggiori elementi di dettaglio tipici del settore edile e indicazioni specifiche su misurazione della temperatura dei lavoratori, distanze di sicurezza, pulizia e sanificazione dei luoghi. Sono i principali elementi del nuovo Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 firmato da tutte le sigle datoriali del settore delle costruzioni (Ance, Anaepa Confartigianato, Claai, Cna costruzioni, Confapi Aniem, Fiae Casartigiani e Legacoop produzione e servizi) e dai sindacati di categoria. Le nuove indicazioni sono il frutto del senso di responsabilità che accomuna le associazioni della filiera del settore, impegnate sin dall’inizio dell’emergenza a individuare tutte le precauzioni necessarie per tutelare la salute di chi opera in cantiere.
Si tratta di linee guida che recepiscono gli aspetti sostanziali del Protocollo del MIT, firmato con le principali stazioni appaltanti, integrandolo con ulteriori elementi di dettaglio tipici del settore edile applicabili per tutti i cantieri, anche quelli più piccoli, che secondo le indicazioni del governo, possono continuare ad operare.
Restano comunque applicabili nei cantieri eventuali altri specifici protocolli predisposti dai committenti che abbiano comunque analoga efficacia in termini di sicurezza dei lavoratori.
Il Protocollo, che si applica anche alle imprese in subappalto e subaffidamento, prevede che sia il datore di lavoro a stabilire la modalità per la misurazione della temperatura dei lavoratori, inoltre, le operazioni di pulizia e sanificazione dovranno svolgersi non solo nei luoghi chiusi, ma anche all’interno dei mezzi d’opera e dei mezzi di trasporto aziendali. Infine, per garantire il rispetto delle distanze si dovrà coinvolgere il committente in modo da concordare una nuova organizzazione del lavoro e un nuovo cronoprogramma.
La tutela della salute delle maestranze è infatti prioritaria, per questo, il protocollo prevede esplicitamente che, ove queste misure non possano essere messe in atto, si dovranno sospendere i lavori e salvaguardare l’occupazione con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.