Le unioni di categoria Unigec e Unimatica di Confapi e le controparti sindacali Fistel-Cisl, Slc-Cgil, Uilcom-Uil hanno sottoscritto oggi l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale per i dipendenti delle Pmi dei settori comunicazione, informatica, servizi innovativi e della microimpresa.
 
Il nuovo contratto, con decorrenza dal 1° gennaio 2020 e durata fino al 31 dicembre 2023, prevede un aumento medio sui minimi di 65 euro che verrà distribuito in tre tranches: giugno 2021, giugno 2022 e settembre 2023.
 
La parte normativa contiene numerose importanti novità, come ad esempio l’istituzione di una ‘Commissione per la classificazione’, che avrà il compito di aggiornare le attuali declaratorie previste dal Ccnl; il riconoscimento della formazione continua quale valore aggiunto e condizione indispensabile per uno sviluppo competitivo e l’adeguamento delle previsioni contrattuali relative al lavoro agile.
 
“Con questo accordo raggiungiamo un importante risultato, che apre nuove opportunità nell’ambito della formazione e l’aggiornamento delle competenze della forza lavoro delle Pmi. Un tema cruciale in vista dei nuovi scenari che si aprono nel mondo produttivo sempre più green, digitale e innovativo”, commenta Marco Tenaglia, presidente di Unigec Confapi.
 
“Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto, che concilia le esigenze delle nostre aziende con le richieste sindacali presentate in piattaforma di rinnovo”, ha commentato Paolo Landolfo, presidente di Unimatica Confapi. “La durata quadriennale del contratto consentirà una programmazione sul lungo periodo più efficace rispetto ai propri budget e maggior certezza rispetto ai costi”.