Roma, 19 ottobre - “Dall’1 gennaio 2024 entrerà in vigore il nuovo tariffario nazionale ambulatoriale che colpirà tutte le prestazioni di diagnostica, fisioterapia e laboratorio analisi. Si tratta di uno strumento che comporterebbe la chiusura dell’80% delle strutture esistenti e il rischio concreto che il personale medico si rifiuti di eseguire le prestazioni se la remunerazione fosse in linea con il taglio prospettato”. È l’allarme lanciato da Michele Colaci, Presidente di Confapi Salute, Università e Ricerca.
“Gli effetti immediati, oltre alla perdita di migliaia di posti di lavoro – aggiunge Colaci - sarebbero l’acquisizione degli stessi laboratori da parte delle multinazionali, con conseguente perdita di professionalità da parte degli operatori, e le difficoltà per i cittadini nel trovare questo tipo strutture nel proprio paese o nel proprio quartiere. Le nuove tariffe previste dal nomenclatore solo all’apparenza andrebbero incontro alle esigenze economiche delle persone oltre a non essere in linea con le normative europee”.
“Ci auguriamo – conclude il Presidente di Confapi Salute, Università e Ricerca - che il Governo si sieda intorno a un tavolo con le Regioni, le associazioni di categoria e con tutti gli organi competenti e che si trovi una soluzione che rispetti la salute dei cittadini, il lavoro nonché l’italianità delle imprese”.