Roma, 18 gennaio – “Riteniamo sia giunto il momento di intervenire in maniera seria e definitiva sulla questione dei lavoratori balneari lasciando da parte le polemiche e le strumentalizzazioni che da anni accompagnano questo tema che tocca da vicino il settore turistico, uno degli asset fondamentali dell'economia italiana”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.
“Per farlo – spiega – bisogna partire dal presupposto che i balneari sono imprenditori che danno lavoro a decine di migliaia di persone e che quindi, come tali, vanno tutelati. La riforma che ci chiede l’Europa deve essere implementata perché la concorrenza è il sale del sistema imprenditoriale, ma come Confapi riteniamo che non debba assolutamente essere punitiva nei confronti di chi ha sempre investito nella propria attività. A parità di offerte, dunque, sia garantita la continuità aziendale e soprattutto venga stabilito un metodo per valutare l’avviamento. Al contempo è indispensabile aumentare il gettito statale, oggi indubbiamente insufficiente rispetto ai chilometri di splendide coste che l'Italia può vantare”.
Per Camisa “è giusto e corretto che, qualora si cambi, chi deve uscire abbia una buonuscita calcolata su parametri oggettivi tra cui ad esempio gli investimenti fatti oltre ad altri parametri come fatturato e utili. Insomma - conclude - occorre trovare una soluzione condivisa tra Stato, Regioni, Comuni e operatori e per farlo si parta da una reale mappatura dello status quo ricordando i tanti sacrifici e investimenti che tante micro, piccole e medie imprese hanno fatto per dare lavoro e per mantenere e qualificare un'eccellenza tutta italiana”.