Roma, 25 marzo - Qualora non si riuscisse a pervenire all’autonomia energetica implementando forme di energia alternativa, bisognerebbe investire anche nell’energia nucleare pulita. Ne è convinto il 74,72% del campione di imprese di Confapi secondo l’ultima indagine interna realizzata dall’Ufficio Studi della Confederazione e che si riferisce al secondo semestre 2023.
Fra i temi sviluppati dall’indagine anche le questioni che riguardano l’energia pulita e le fonti di approvvigionamento. Relativamente all’avvio di un percorso per arrivare ad un’autonomia energetica le imprese intervistate ritengono che sia fondamentale sviluppare anzitutto l’energia fotovoltaica (74,38%), il 33,13% fare investimenti in energia idroelettrica, il 31,88% quella eolica e il 23,75% per le biomasse combustibili. Meno attrattiva, con il 20,42%, sembra essere lo sviluppo di energia geotermica.