Piacenza, capitale del packaging. E non è solo per i 2.550 addetti con l’indotto e le circa 70 imprese che conta sul territorio. Al Campus Credit Agricole Cariparma, Confapi Industria Piacenza ha infatti organizzato il convegno “Il packaging oltre il packaging: imballaggi, economia e società”. Promosso in collaborazione con Unionalimentari, Regione Emilia Romagna, Comune e Provincia di Piacenza e Randstad, la tavola rotonda coordinata dal vicedirettore di Telelibertà Michele Rancati ha messo sotto i riflettori un settore di riferimento, come ha evidenziato il presidente di Confapi Cristian Camisa. “Piacenza non conosceva le potenzialità di questo settore che è in crescita – ha spiegato – da tre anni con questo convegno valorizziamo un patrimonio che non deve andare disperso. Anche per questo mi auguro che magari in collaborazione con Piacenza Expo si possa organizzare una fiera dedicata al packaging: noi ci mettiamo a disposizione perché pensiamo che il nostro territorio abbia tanto da dire su questo settore”.
La dimostrazione è arrivata proprio dai tanti interventi che si sono alternati nel pomeriggio dopo il saluto dell’assessore Paolo Mancioppi, ma anche dal concorso “Repack” che ha visto partecipare gli studenti del liceo Respighi e dell’Isii Marconi: a promuoverlo è stata la vicepresidente della Laminati Cavanna Spa, Anna Paola Cavanna (di cui è stata annunciata per i prossimi giorni la sua nomina a presidente dell’Istituto nazionale imballaggio), che ha anche premiato Matteo Nuccio, Filippo Ponzanibbio, Stefano Dallospedale, Nadia Di Franco, Alexia Perini, Gianluca Renai, Filippo Farina, Matteo Ceruti e Nicolò Ferrari della 3° F e Alessandro Castelluzzo, Davide Mozzi, Matteo Segalini, Pietro Gabbiani, Romeo Rovati, Edoardo Schiavi, Marika Liotta, Lorenzo Terranova della 4° F del Respighi, Matteo Franzoso, Jefferson Romero, Daniele Pagani, Shyqeri Levonja, Luca Fiorani, Bruzha Dmytro e Ayoub Haidane della 5° B del Marconi.
“Siamo in un momento in cui c’è un cambio di paradigma per quanto riguarda il packaging – ha fatto notare il vicepresidente di Giflex Alberto Palaveri - il tema fondamentale è quello della sostenibilità perché la progettazione degli imballi del futuro punta a realizzazioni riciclabili. Noi che facciamo imballaggio flessibile abbiamo raccolto questa sfida puntando a usare materiali rinnovabili e riutilizzabili”. A fargli eco è stato anche Andrea Cassinari di Cellografica Gerosa Spa che ha spiegato: “Le richieste del prossimo futuro coinvolgono la parte tecnico-scientifica dell’imballaggio: il packaging che compriamo oggi è molto più pulito e sostenibile rispetto a quello di qualche anno fa”.
Il designer di Artefice Group Pier Benzi ha delineato i quattro principi del linguaggio del packaging ossia “quelli che permettono il posizionamento del prodotto, il racconto di una storia, l’identificazione del prodotto e la garanzia della sostenibilità”. Il direttore dell’Istituto italiano imballaggio Marco Sachet si è invece concentrato sul packaging inteso come scienza, mentre il presidente di Unionalimentari Antonio Casalini ha ricordato come come “la cultura dell’imballaggio si faccia informando”. Proprio come ha fatto il convegno di Confapi Industria Piacenza.