Mi verrebbe da dire che sarà un autunno “caldo”. Calde e appassionate saranno le nostre azioni e battaglie per analizzare, comprendere e riportare, in tutte le sedi preposte, le priorità delle nostre PMI, affinché i segnali di timida ripresa possano diventare per tutte concreta realtà.L’ho ribadito nel corso del recente insediamento del Direttivo nazionale e della conseguente elezione della nuova Giunta che mi accompagneranno nel corso del mio rinnovato mandato e ai quali rinnovo i miei migliori auguri di buon lavoro.
E’ stata questa la bella occasione sia per una costruttiva discussione e confronto sui temi “caldi” sia per illustrare la nuova impronta impressa all’attività e all’organizzazione della nostra Confederazione.
E’ stata questa la bella occasione sia per una costruttiva discussione e confronto sui temi “caldi” sia per illustrare la nuova impronta impressa all’attività e all’organizzazione della nostra Confederazione.
Sono tornato, aggiornandoli con le azioni compiute fin qui, su quelle istanze che avevo ampiamente trattato, a Luglio scorso, nel mio “Manifesto” programmatico.
Noi che siamo e rappresentiamo il lavoro non possiamo che far nostre le battaglie per una reale diminuzione della pressione fiscale, vero cappio al collo delle nostre imprese. Siamo per una “sburocratizzazione” che smantelli l’elefantiasi di cui soffre il settore pubblico italiano, che ci dia certezza di tempi corti per la concessione di licenze e permessi. Siamo per una rivoluzione digitale vera della PA che possa garantire ai nostri imprenditori condizioni di partenza almeno pari a quelle degli altri Paesi europei. Vogliamo uscire dalla logica delle consorterie e della concertazione ingessata. Non è un caso che anche l’Ocse, pochi giorni fa, abbia rilevato, così come noi sosteniamo da tempo, la necessità di arrivare a contratti “bidimensionali” che tengano conto del fatto che una piccola impresa non può avere gli stessi obblighi di quelle di grandi dimensioni.
Abbiamo la certezza di possedere know-how, esperienza e idee che vogliamo mettere a disposizione del Paese.
Abbiamo la certezza di possedere know-how, esperienza e idee che vogliamo mettere a disposizione del Paese.
Guardiamo e ci impegniamo all’esterno, ma stiamo compiendo lo stesso sforzo di flessibilità, trasparenza, organizzazione e efficienza anche al nostro interno. Possiamo vantare già brillanti risultati, di cui ringrazio tutte le persone che, a vari livelli, hanno collaborato e continuano a collaborare con me. Ma non basta.
Le riunioni e gli incontri di questi giorni hanno rappresentato anche l’occasione per richiamare tutti i rappresentanti del vasto universo Confapi all’unità, alla responsabilità e al gioco di squadra.
Solo così “la svolta” è più vicina.