Il 23 marzo il Ministero dello Sviluppo Economico ha finalmente pubblicato la circolare attuativa, completa di tutte le dovute precisazioni sull’operatività della Sabatini Ter, che prevede la concessione di finanziamenti bancari per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti ed attrezzature. Tra le principali novità vi è senza dubbio la riduzione dei tempi necessari per la concessione dei contributi nonché la semplificazione delle procedure e, allo stesso tempo, lo snellimento della documentazione da produrre per la loro erogazione. Importante novità è la doppia possibilità di provvista per le imprese: oltre alla Cassa Depositi e Prestiti, si potrà accedere anche ai fondi diretti delle banche e delle società di leasing, garantendo così condizioni più vantaggiose e una riduzione dei tempi di emissione di concessione del contributo. Beneficiari della Sabatini Ter sono, contrariamente a quanto previsto dalla Sabatini Bis, esclusivamente le imprese classificate di dimensione micro, piccola e media (PMI), escludendo così l’estensione anche ai liberi professionisti. Elemento da non dimenticare è che non possono essere finanziati esclusivamente gli investimenti avviati successivamente alla domanda di accesso al contributo, e che l’importo complessivo dell’investimento non può essere inferiore a 20mila euro e quello per ogni singolo bene di importo inferiore a 516,46 euro. Tutte le imprese interessate potranno presentare domanda a partire dal prossimo 2 maggio e fino ad esaurimento delle disponibilità finanziarie, che saranno puntualmente monitorate dalla Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico. Sarà cura di questa struttura la pubblicazione, sia sul sito ministeriale sia sulla Gazzetta Ufficiale, l’avvenuto esaurimento delle risorse disponibili con la conseguente chiusura dello sportello per la presentazione delle domande. Il mondo delle PMI era in attesa della Sabatini Ter, così come lo è ancora di strumenti tesi a facilitare il “fare impresa” per poter essere accompagnati verso l’uscita dalla crisi