Si è dato il via ad un innovativo progetto di welfare attivo per combattere il gap tutto italiano di laureati, per contrastare il calo degli immatricolati, per ridare speranza di un futuro ai lavoratori e alle loro famiglie, nella convinzione che l’investimento in formazione e capitale umano sia uno dei migliori antidoti alla crisi.
A favore di un “diritto alla laurea” non solo per giovani, ma anche per lavoratori intenzionati a migliorare le proprie capacità e conoscenze.
E’ questo, in sintesi, lo spirito e il cuore dell’accordo tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Ente Bilaterale Metalmeccanici (E.B.M.), Confapi e Fiom Cgil Nazionale.
Il progetto. Una sperimentazione senza precedenti che - a partire da “Tor Vergata” - sarà replicata in altri e prestigiosi Atenei italiani e che prevede una collaborazione per il cofinanziamento di ben 160 borse di studio triennali per la frequenza ai corsi di laurea in presenza e/o a distanza, a partire dall’anno accademico 2016-2017.
Le borse di studio saranno destinate ai lavoratori e figli di lavoratori di aziende metalmeccaniche (più tecnicamente che versano nell’EBM, Fondo bilaterale Confapi Fiom- CGIL) con copertura totale delle spese per:
• corso di laurea triennale (iscrizione, materiale didattico, vitto, alloggio- laddove si scelga università in luogo diverso da quello di residenza) per figli o dipendenti stessi;
• corso triennale di laurea on line per dipendenti
Solo per i migliori. Le borse di studio saranno concesse per il primo anno, oltre che su basi reddituali, su valutazione del percorso di studi precedenti mediante una selezione operata da un Comitato tecnico scientifico. Per gli anni successivi saranno assegnate in base a criteri di merito (esami sostenuti e voti ottenuti).