Il 18 Aprile, davanti alla Commissione V Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera e 5°--Programmazione economica, Bilancio del Senato, Confapi, rappresentata dal Vicepresidente nazionale Franco Colombo e dal Direttore generale Massimo Maria Amorosini,
ha illustrato le sue valutazioni sul Documento di Economia e Finanza 2016.
Le valutazioni, corroborate anche da studi e analisi condotti dalla Confederazione, sono riassunte in una relazione ad ampio spettro consegnata alle Commissioni.
Confapi accoglie con favore le risorse messe in campo per accelerare investimenti privati e pubblici, ma, come attestato da una recente indagine congiunturale sullo stato di salute delle PMI promossa dalla stessa Confederazione, preoccupano le prospettive per il semestre in corso, offuscate dal peggioramento dell’andamento sia del mercato domestico sia di quello UE. Non bastano a indurre ottimismo negli imprenditori né il relativo traino dei mercati fuori area UE né dati che rilevano un miglioramento dell’attività economica per il secondo semestre del 2015 rispetto al primo, andando a confermare il trend di ripresa del 2015. E’ quindi necessario che il Governo affianchi alle risorse già destinate misure in grado di migliorare ulteriormente il ‘clima d’investimento’ in Italia, segnatamente nelle aree degli strumenti di finanziamento, dell’efficienza della P.A., della giustizia civile e della coesione territoriale.
Confapi ha ancora una volta ribadito l’assoluta necessità e priorità di una riduzione delle tasse e del carico fiscale, soprattutto in considerazione del complesso e articolato sistema di oneri che grava sul mondo delle piccole e medie imprese che, come si sostiene da tempo, necessita di una legislazione dimensionale e proporzionale coerente anche con i dettami costituzionali. Un tema, quello della salvaguardia delle peculiarità delle PMI italiane, che è sempre tirato in ballo, ma che non ha purtroppo ancora trovato una concreta ed efficace espressione normativa.