Dopo tre anni di attesa e il via libera dalla Commissione europea, sono state sbloccate le risorse per la patrimonializzazione dei Confidi, uno dei pilastri del fondo di garanzia delle Pmi. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha liberato i soldi derivanti dal comma 54 della legge di Stabilità 2014: 225 milioni di euro destinati ad incrementare i fondi rischi dei Confidi e a realizzare un connesso plafond di nuovi finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro.
Le garanzie rilasciate dai Confidi, a valere sullo specifico fondo rischi, saranno concesse in favore di micro, piccole e medie imprese operanti in tutti i settori merceologici di qualsivoglia attività economica e potranno coinvolgere anche le Pmi che non vantano i parametri per l'accesso ai benefici della garanzia/controgaranzia del Fondo Centrale.
Le risorse saranno distribuite su tre linee di intervento. La parte maggiore andrà al rafforzamento patrimoniale dei Confidi vigilati mediante un contributo in conto capitale. Un'altra parte delle risorse sarà veicolata per le fusioni finalizzate all'iscrizione nell'albo degli intermediari vigilati. Infine la restante parte per i Confidi che stipulano contratti di rete.
Le richieste di contribuzione saranno esaminate dal Mise secondo l'ordine cronologico di ricezione. Il Ministero dello sviluppo economico valuterà la conformità e la completezza della richiesta rispetto al modulo presentato. Relativamente alle richieste presentate dai Confidi che hanno stipulato contratti di rete, il Mise valuterà anche l'effettiva sussistenza di servizi e funzioni, di carattere strategico per la crescita dei Confidi aderenti, accentrati presso la "rete dei Confidi".