È stato sottoscritto, in attuazione del Protocollo Quadro di legalità, siglato a livello centrale il 13 aprile, tra il Ministero dell’Interno e Confapi, un accordo locale tra le Prefetture del Veneto e Confapi Veneto, allo scopo di rafforzare e intensificare i controlli mirati a prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. L’accordo è stato siglato da Confapi Veneto, la Federazione Regionale che raggruppa le organizzazioni territoriali Confapi presenti in Veneto - Confapi Padova, Confapi Industria e Impresa Verona, Apindustria Venezia - ed è stato sottoscritto dai due rappresentanti che ne hanno la reggenza congiunta: Carlo Valerio e Ivan Palasgo.
In particolare, l’Accordo prevede che Confapi Veneto si impegni a promuovere, tramite le organizzazioni territoriali associate, l’adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei propri partner, subappaltatori e fornitori, a promuovere specifici corsi di formazione per diffondere la cultura della legalità, a informare le proprie associate che l’adesione al Protocollo comporta l’assunzione di specifici impegni e, in particolare, la sottoposizione all’accertamento antimafia volto ad escludere la sussistenza di motivi automaticamente ostativi e di tentativi di infiltrazione mafiosa.
Le Prefetture della Regione Veneto effettueranno le verifiche antimafia, propedeutiche al rilascio della comunicazione o informazione antimafia, mediante consultazione della Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, riferendone l’esito all’Associazione provinciale di competenza per i successivi adempimenti, svolgeranno, a campione, degli accertamenti, attraverso la consultazione della predetta Banca dati sulle autocertificazioni rilasciate ai fini del rinnovo dell’iscrizione nell’elenco dei fornitori, dandone comunicazione degli esiti all’Associazione provinciale preposta.
“Spesso, in passato, la questione legale è stata affrontata con leggerezza – hanno dichiarato i presidenti di Confapi Padova, Carlo Valerio, e di Apindustria Venezia, Ivan Palasgo, co-presidenti regionali di Confapi Veneto - Il risultato è stato che troppo tardi ci siamo accorti che la criminalità organizzata si era infiltrata nel tessuto imprenditoriale veneto. Qualsiasi tipo di scorciatoia che non rispetti le vie legali va assolutamente punita, ed è doveroso che le Prefetture operino nel modo più rigoroso possibile per sanzionare chi non rispetta le regole. Se alla Prefettura spetta il compito di vigilare e punire, alle Associazioni di categoria spetta quello di educare, diffondendo una cultura di consapevolezza nelle aziende associate. Siamo noi che dobbiamo creare gli anticorpi che consentano di evitare che le imprese cadano in tentazione. Già nella Scuola di alta formazione che da più di un anno abbiamo creato per diffondere la cultura manageriale nel territorio – hanno aggiunto - abbiamo avviato questo tipo di percorso e sin d’ora ci prendiamo l’impegno di inserire nelle prossime edizioni corsi specifici mirati alla formazione alla legalità”.