Confapi ha inviato una lettera al ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in cui chiede di partecipare al Tavolo in cui si discuterà il futuro dell’Ilva.
“Le nostre organizzazioni territoriali di Basilicata e Puglia – spiega il Presidente di Confapi, Maurizio Casasco – ci hanno espresso grande preoccupazione per le numerose piccole e medie industrie dell’indotto che rappresentano e che temono per il proprio futuro in caso del blocco del progetto Ilva. Il rischio è di abbandonare 14mila lavoratori con le loro famiglie e depauperare un intero territorio, condannandolo a morte”.
Per questo Confapi ha chiesto al Mise di poter partecipare al Tavolo che vedrà riunite tutte le parti interessate, i soggetti istituzionali, le forze sindacali e la società aggiudicataria della gara. “Vogliamo contribuire – conclude Casasco – e lavorare insieme e con senso di responsabilità. Speriamo venga data alle nostre industrie sul territorio la possibilità di contribuire alla costruzione di concrete prospettive per il loro futuro”.