Si intitola “Il packaging oltre il packaging: imballaggi, economia e società” il nuovo convegno che Confapindustria Piacenza propone sul tema del “packaging” con il patrocinio di Confapi Nazionale, Istituto Italiano Imballaggio, UnionAlimentari, Regione Emilia-Romagna, Comune di Piacenza e Provincia di Piacenza.
L'appuntamento, che si pone in continuità con gli incontri realizzati negli anni scorsi, è in programma il 3 maggio al Campus Bancario Credit Agricole di via San Bartolomeo a Piacenza dalle 14 e sarà dedicato all'analisi delle tendenze, alle sfide per creare nuovi packaging oppure per riutilizzare quelli esistenti.
“L’edizione 2018 prevede un’importante novità – hanno annunciato il direttore di Confapi Industria Andrea Paparo e la consigliera Anna Paola Cavanna – nei mesi scorsi, infatti, sono state coinvolte alcune classi del Liceo Respighi e dell’Isii Marconi di Piacenza che, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro “Repack”, sono state invitate a realizzare un imballaggio innovativo e a documentarlo attraverso un filmato che sarà esaminato da una commissione giudicatrice, composta da esperti del settore. Il gruppo di vincitori sarà premiato proprio il 3 maggio. All’incontro saranno invitate a partecipare aziende locali ed italiane, nonché stakeholders”.
Per il terzo anno Confapi Industria Piacenza affronta ancora il tema del packaging: nel 2016 all'Università Cattolica si era svolto un convegno dedicato a “L’innovazione e la sostenibilità del packaging flessibile nel settore agroalimentare” per illustrare il settore del packaging, soprattutto quello flessibile. Nel 2017, alla Sala dei Teatini, era stata la volta di un focus sul “Food packaging: riduzione dello spreco alimentare e dell’impatto ambientale”, dedicato all’economia circolare e all’impatto ambientale.
“In entrambe le edizioni abbiamo registrato oltre 200 partecipanti – hanno fatto notare Paparo e Cavanna – queste iniziative rappresentano dunque per il nostro territorio un’ottima occasione di richiamare attenzione, anche a livello nazionale, su un comparto che ha la stragrande maggioranza della sua presenza proprio sull’asse della via Emilia”.