La revisione della normativa Iva svizzera ha apportato importanti modifiche per le aziende italiane che, in merito a determinate condizioni, hanno l’obbligo di ottenere una partita Iva svizzera mediante nomina del rappresentane fiscale. Questa è solo una delle novità introdotte dalla nuova legge in vigore dal 1° gennaio 2018.
A parlarne lo scorso 6 aprile, presso la sede di Api Lecco, è stato Guido Beltrame, consigliere delegato fiscalità nazionale e internazionale dell’Ordine commercialisti e degli esperti contabili di Milano.
Durante il seminario, organizzato in collaborazione con lo Studio Qualitas Commercialisti Associati di Lecco, è emerso come “dallo scorso gennaio tutte le aziende che operano in Svizzera saranno assoggettate all’Iva locale se il loro fatturato annuo mondiale, non più solo quello conseguito sul territorio svizzero, è superiore a 100mila franchi (circa 85mila euro) - ha spiegato Beltrame - Le modifiche introdotte dalla nuova legge federale sull’imposta sul valore aggiunto (legge sull’Iva, Liva) vanno a toccare soprattutto le prestazioni di servizi, non tanto la cessioni di beni. La soglia dei 100mila franchi di fatturato globale obbligherà numerose imprese ad iscriversi nel registro dei contribuenti Iva svizzera affrontando tutte le conseguenti procedure amministrative”.
Api Lecco è da sempre attenta a queste tematiche e tenta di rispondere, grazie alle competenze dei propri esperti, a tutte le problematiche riscontrate delle imprese associate. “Anche in questo caso – ha ribadito Marco Piazza, responsabile area fisco e tributi di Api Lecco – siamo in grado di offrire alle aziende un utile supporto volto all’individuazione del rappresentante fiscale svizzero, ma non solo. Siamo infatti in grado di affiancarle nella gestione delle pratiche e nelle eventuali complicazioni burocratiche”.