Casasco: “Anche gli imprenditori hanno bisogno di formazione”
«La piccole e media impresa è da tempo è interessata alla transizione gemella: innovazione tecnologica ed ecosostenibilità» ha spiegato Maurizio Casasco, presidente della Confapi al Forum sulla sostenibilità organizzato da Il Tempo. «I nostri imprenditori sono sensibili al tema ma vanno supportati nella transizione per consentire loro un passaggio equilibrato nei tempi e nella opportunità di mercato» ha detto Casasco. Il raggiungimento degli obiettivi Esg è molto sentito dalla Confapi che sente la necessità di cambiare il modo della rappresentanza all'interno di quello che è ormai un sistema globale. Tenendo conto cioè che, nel campo digitale alcuni Paesi più giovani sono più veloci di noi e che, nel settore ambientale, si deve rispettare un principio di equilibrio dell'intero pianeta. «È assurdo pensare che l'acciaieria cinese inquini solo il cielo di Pechino» ha chiosato Casasco. Tradotto: tutte le scelte vanno condivise a livello mondiale. Il leader dell'associazione ha anche detto che uno dei punti principali che la Confapi ha fatto presente al premier Draghi è che le imprese hanno bisogno di formazione. E che occorre valorizzare il capitale umano degli imprenditori ancor prima dei dipendenti. Oggi il gap che il sistema Italia ha con altri competitor è di venti o trenta punti di competitività. Questo differenziale può essere azzerato con un processo di aggiornamento specifico dei piccoli e medi imprenditori che non conoscono ancora tutti i processi connessi alla transizione. Confapi ha già avviato questo percorso e inizia a raccogliere i primi risultati in termini di velocità di risposta dei capi azienda alle complessità della sfida sostenibile. Anche per l'associazione Il Pnrr è una grande occasione per l'Italia. «Ma secondo noi non è stato sufficientemente adeguato alle dimensioni della struttura produttiva del Paese fatto da piccole e medie industrie. Così come è fondamentale aumentare gli incentivi alle start up e ai fondi di venture capital che rappresentano il traino fondamentale dello sviluppo della piccola e media industria» ha concluso Casasco.