Taglio dell'Iva sui beni di prima necessità (a partire dai generi alimentari), prolungamento sino all'autunno del taglio delle accise sui carburanti e degli sconti delle bollette e riproposizione del Bonus da 200 euro. Sono le principali ipotesi allo studio del governo per il secondo D1 Aiuti che dovrebbe impegnare 12/13 miliardi. Secondo fonti di Palazzo Chigi oggi dovrebbe tenersi un Consiglio dei ministri per fare il punto sulle coperture del decreto Aiuti bis, provvedimento che dovrebbe essere licenziato i primi di agosto con nuovi sostegni per famiglie e imprese. Il premier Draghi ha poi convocato per oggi le parti sociali a partire da Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, CNA, Confimi, Casartigiani, CONFAPI.

Domani mattina l'incontro con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Nel pomeriggio Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Alleanza cooperative, Federterziario, Confservizi, Confetra. Nel Dl Aiuti bis, infatti, dovrebbero entrare misure per la riduzione dell'Iva sui generi alimentari di prima necessità, dalla pasta al pane. Lo ha confermato la vice ministra dell'Economia, Laura Castelli. «Se non fosse caduto il governo avremmo fatto il decreto a luglio e altri interventi prima della legge di bilancio - ha precisato - non è comunque una misura in deficit». Il sottosegretario all'Economia Federico Freni e quello alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio hanno proposto a nome della Lega l'azzeramento dell'Iva sui generi alimentari di prima necessità (pane, pasta, latte, frutta e verdura) e il taglio dal 10 al 5% di quella su prodotti come carne e pesce.

Carburante e bollette

Altra misura allo studio è il prolungamento del taglio delle accise sul carburante - e degli sconti sulle bollette - sino a metà ottobre, superando così la fase di insediamento del nuovo governo. «Un'eventuale proroga del taglio delle accise sulla benzina - protesta però il Codacons  - non risolve da sola l'emergenza prezzi in Italia». Terza linea di azione, una possibile riproposizione del Bonus da 200 euro. «Allo studio - ha detto il deputato Pd Marco Lacarra - ci sono diverse ipotesi tra le quali il rinnovo del Bonus da 200 euro, che tanti cittadini stanno ricevendo, o hanno già ricevuto, in questi giorni. Obiettivo calmierare gli effetti del caro-energia e dare respiro a famiglie e imprese. Parliamo di un provvedimento che può già contare su 10 miliardi di euro, ed è necessario approvarlo quanto prima».

La Russia taglia il gas

L'obiettivo del decreto bis da 12/13 miliardi è quello di far fronte alla corsa dell'inflazione, con l'aumento del costo delle materie prime e dell'energia. Su questo fronte ieri è arrivata una brutta sorpresa. Gazprom ha annunciato infatti che fermerà un'altra turbina del gasdotto Nord Stream 1 «per manutenzione», con conseguente riduzione dei flussi di gas a 33 milioni di metri cubi da domani. «Secondo le nostre informazioni, non c'è alcuna ragione tecnica che giustifichi una riduzione delle forniture», ha replicato il ministero dell'Economia tedesco. Il prezzo del gas è subito volato.