Il nuovo bonus 200 euro arriverà nel decreto Aiuti bis ma solo a quelle categorie di lavoratori precari della scuola, stagionali, lavoratori agricoli e dello sport che erano stati esclusi dalla misura contenuta nel primo decreto Aiuti e arrivata a 3o milioni di lavoratori e pensionati nel mese di luglio. Lo avevano chiesto i sindacati al governo e nell'incontro di ieri mattina tra il premier Mario Draghi e i tre leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, è arrivata la conferma: il bonus arriverà anche a loro. Non ci sarà un bis, come invece si attendeva, per chi lo ha già avuto. Nel nuovo decreto Aiuti da oltre 14 miliardi di euro («cifre non banali», sottolinea il premier) che dovrebbe vedere la luce la prossima settimana, il governo preferirebbe inserire misure più strutturali. Pochi interventi ma su temi importanti, spiega Palazzo Chigi e lo stesso Draghi incontrando anche le associazioni datoriali - Confcommercio, Alleanza Cooperatile, Confesercenti, Federdistribuzione, Confprofessioni, CONFAPI - conferma «la volontà del governo di non abbandonare i lavoratori, i pensionati, le imprese».

Busta paga più alta

Ai sindacati viene promesso l'aumento all'1% della decontribuzione dei redditi fino a 35 mila euro fino al 31 dicembre 2022 che si tradurrà in un aumento del netto in busta paga, così come Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto, e infatti sottolineano come dal «governo siano arrivate alcune prime risposte che vanno nella direzione delle nostre richieste» (Landini), e applaudono gli «interventi finalmente strutturali su stipendi e pensioni» (Bombardieri, Uil). Per le pensioni, il governo sta ipotizzando un anticipo della loro rivalutazione già dal mese di settembre 2022, anziché dal gennaio 2023 come previsto, un anticipo di 4 mesi (più la tredicesima) che sosterrebbe le pensioni più basse. Il ministro Andrea Orlando, presente all'incontro, è anche tornato a parlare di salario minimo ricordando la sua proposta di prendere come riferimento i contratti collettivi nazionali più diffusi. La misura potrebbe finire nel nuovo decreto. Confermati la proroga del taglio delle accise sul prezzo dei carburanti e gli sconti in bolletta. Si studia un nuovo aumento della tassa sugli extra-profitti delle aziende energetiche, che aiuterebbe a «recuperare risorse», suggeriscono i tre leader sindacali. Resta per ora solo una richiesta di sindacati e associazioni il taglio dell'Iva sui beni di alto consumo. 11 governo ha ascoltato ma non replicato, per ora.

Pnrr

Ieri a Palazzo Chigi si è anche tenuta una riunione tra il sottosegretario Roberto Garofoli e il presidente dell'Anci Antonio Decaro con i vertici di Cdp, Invitalia e Segreteria generale dello Stato per fare un punto sullo stato di avanzamento dei progetti del Pnrr. Ieri è stata anche la giornata dell'ok da parte della Camera del ddl Semplificazioni: 355 sì; 31 contrari; 11 astenuti. Tra le misure che hanno ricevuto il via libera, rientrano quelle sul Superbonus con l'ok ad una quarta cessione del credito e lo sblocco a quelle antecedenti al primo maggio 2022. Ampliati inoltre i benefici per il Terzo settore e fine dell'obbligo di stampare i libri contabili. Il ddl ora dovrà tornare al Senato. Il testo va convertito in legge entro il 20 agosto.