GIOVEDÌ 08 FEBBRAIO 2018 17.24.38
INDUSTRIA 4.0: CONFAPI, VIA PER CRESCITA E' ANCORA STRETTA =
Roma, 8 feb. (AdnKronos) - "La piccola e media industria privata continua a fare la sua parte e, nonostante le permanenti difficoltà, ha colto con coraggio le opportunità offerte da Industria 4.0, in una sfida che investe direttamente il futuro dell'ossatura portante del sistema industriale del nostro Paese". Così in una nota Maurizio Casasco, presidente di Confapi, la Confederazione delle Piccole e Medie Imprese Italiane che raccoglie oltre 83.000 imprese con più di 800mila addetti, commentando le parole del Ministro del Mise, Carlo Calenda. "Vale la pena ricordare - aggiunge Casasco - che Industria 4.0 non rappresenta una panacea di ogni male. Sono assolutamente indispensabili, piuttosto, scelte strategiche e piani strutturali. Ricordiamoci che non basta innovare nei processi di produzione, ma che i cambiamenti futuri del mondo e dei mercati ci impongono di investire in ricerca su nuovi prodotti e sui conseguenti brevetti. Non possiamo certo gridare alla vittoria, se ancora gli ultimi dati ci danno ultimi in Europa per crescita". Le pmi, aggiunge, "chiedono anche al prossimo Governo attenzione alla loro specificità nonché strumenti e misure sistemiche per rafforzare competitività e lavoro. Non possiamo dimenticare che propedeutici al dispiegamento del potenziale 4.0 sono interventi radicali sui fardelli che pesano come macigni sugli imprenditori: il costo dell'elefantiasi burocratica (circa 30 miliardi all'anno), un primato negativo di imposizione fiscale a cui non corrispondono servizi di qualità, infrastrutture da ripensare e ammodernare. Non raggiungere poi gli obiettivi dell'Agenda digitale 2020 per quanto riguarda la banda larga - conclude il presidente di Confapi - sarebbe, infatti, un fallimento che l'Italia e le nostre industrie non si possono permettere". (Eca/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 08-FEB-18 17:24 NNNN
GIOVEDÌ 08 FEBBRAIO 2018 17.36.47
Industria 4.0: Confapi, non e' panacea,ora scelte strategiche
ZCZC8206/SXA XEF46064_SXA_QBXB R ECO S0A QBXB Industria 4.0: Confapi, non e' panacea,ora scelte strategiche (ANSA) - ROMA, 8 FEB - "La piccola e media industria privata continua a fare la sua parte e, nonostante le permanenti difficolta', ha colto con coraggio le opportunita' offerte da Industria 4.0, in una sfida che investe direttamente il futuro dell'ossatura portante del sistema industriale del nostro Paese". Cosi' Maurizio Casasco, presidente di Confapi, commenta le parole del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. "Vale la pena ricordare - aggiunge Casasco in una nota - che Industria 4.0 non rappresenta una panacea di ogni male. Sono assolutamente indispensabili, piuttosto, scelte strategiche e piani strutturali. Ricordiamoci che non basta innovare nei processi di produzione, ma che i cambiamenti futuri del mondo e dei mercati ci impongono di investire in ricerca su nuovi prodotti e sui conseguenti brevetti. Non possiamo certo gridare alla vittoria, se ancora gli ultimi dati ci danno ultimi in Europa per crescita. Le pmi chiedono anche al prossimo Governo attenzione alla loro specificita' nonche' strumenti e misure sistemiche per rafforzare competitivita' e lavoro. Non possiamo dimenticare che propedeutici al dispiegamento del potenziale 4.0 sono interventi radicali sui fardelli che pesano come macigni sugli imprenditori: il costo dell'elefantiasi burocratica (circa 30 miliardi all'anno), un primato negativo di imposizione fiscale a cui non corrispondono servizi di qualita', infrastrutture da ripensare e ammodernare. Non raggiungere poi gli obiettivi dell'Agenda digitale 2020 per quanto riguarda la banda larga - conclude il presidente di Confapi - sarebbe, infatti, un fallimento che l'Italia e le nostre industrie non si possono permettere". (ANSA). COM-LIN 08-FEB-18 17:35 NNNN
GIOVEDÌ 08 FEBBRAIO 2018 16.54.46
Industria 4.0: Confapi, via per la crescita e' ancora stretta =
Industria 4.0: Confapi, via per la crescita e' ancora stretta = (AGI) - Roma, 8 feb. - "La piccola e media industria privata continua a fare la sua parte e, nonostante le permanenti difficolta', ha colto con coraggio le opportunita' offerte da Industria 4.0, in una sfida che investe direttamente il futuro dell'ossatura portante del sistema industriale del nostro Paese". Cosi' Maurizio Casasco, presidente di Confapi, la Confederazione delle piccole e medie imprese italiane che raccoglie oltre 83.000 imprese con piu' di 800mila addetti, commenta le parole del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. "Vale la pena ricordare - aggiunge Casasco - che Industria 4.0 non rappresenta una panacea di ogni male. Sono assolutamente indispensabili, piuttosto, scelte strategiche e piani strutturali. Ricordiamoci che non basta innovare nei processi di produzione, ma che i cambiamenti futuri del mondo e dei mercati ci impongono di investire in ricerca su nuovi prodotti e sui conseguenti brevetti. Non possiamo certo gridare alla vittoria, se ancora gli ultimi dati ci danno ultimi in Europa per crescita". Le Pmi, prosegue, "chiedono anche al prossimo Governo attenzione alla loro specificita' nonche' strumenti e misure sistemiche per rafforzare competitivita' e lavoro. Non possiamo dimenticare che propedeutici al dispiegamento del potenziale 4.0 sono interventi radicali sui fardelli che pesano come macigni sugli imprenditori: il costo dell'elefantiasi burocratica (circa 30 miliardi all'anno), un primato negativo di imposizione fiscale a cui non corrispondono servizi di qualita', infrastrutture da ripensare e ammodernare. Non raggiungere poi gli obiettivi dell'Agenda digitale 2020 per quanto riguarda la banda larga - conclude il presidente di Confapi - sarebbe, infatti, un fallimento che l'Italia e le nostre industrie non si possono permettere". (AGI) Red/Gav 081654 FEB 18 NNNN
GIOVEDÌ 08 FEBBRAIO 2018 16.51.18
INDUSTRIA 4.0. CONFAPI: LA VIA PER LA CRESCITA È ANCORA STRETTA
INDUSTRIA 4.0. CONFAPI: LA VIA PER LA CRESCITA È ANCORA STRETTA (9Colonne) Roma, 8 feb - "La piccola e media industria privata continua a fare la sua parte e, nonostante le permanenti difficoltà, ha colto con coraggio le opportunità offerte da Industria 4.0, in una sfida che investe direttamente il futuro dell'ossatura portante del sistema industriale del nostro Paese". Così Maurizio Casasco, presidente di Confapi, la Confederazione delle Piccole e Medie Imprese Italiane che raccoglie oltre 83.000 imprese con più di 800mila addetti, commenta le parole del Ministro del Mise, Carlo Calenda. "Vale la pena ricordare - aggiunge Casasco - che Industria 4.0 non rappresenta una panacea di ogni male. Sono assolutamente indispensabili, piuttosto, scelte strategiche e piani strutturali. Ricordiamoci che non basta innovare nei processi di produzione, ma che i cambiamenti futuri del mondo e dei mercati ci impongono di investire in ricerca su nuovi prodotti e sui conseguenti brevetti. Non possiamo certo gridare alla vittoria, se ancora gli ultimi dati ci danno ultimi in Europa per crescita. Le PMI chiedono anche al prossimo Governo attenzione alla loro specificità nonché strumenti e misure sistemiche per rafforzare competitività e lavoro. Non possiamo dimenticare che propedeutici al dispiegamento del potenziale 4.0 sono interventi radicali sui fardelli che pesano come macigni sugli imprenditori: il costo dell'elefantiasi burocratica (circa 30 miliardi all'anno), un primato negativo di imposizione fiscale a cui non corrispondono servizi di qualità, infrastrutture da ripensare e ammodernare. Non raggiungere poi gli obiettivi dell'Agenda digitale 2020 per quanto riguarda la banda larga - conclude il presidente di Confapi - sarebbe, infatti, un fallimento che l'Italia e le nostre industrie non si possono permettere". (red) 081651 FEB 18
GIOVEDÌ 08 FEBBRAIO 2018 17.02.03
INDUSTRIA 4.0: CONFAPI "LA VIA PER LA CRESCITA E' ANCORA STRETTA"
INDUSTRIA 4.0: CONFAPI "LA VIA PER LA CRESCITA E' ANCORA STRETTA" ROMA (ITALPRESS) - "La piccola e media industria privata continua a fare la sua parte e, nonostante le permanenti difficolta', ha colto con coraggio le opportunita' offerte da Industria 4.0, in una sfida che investe direttamente il futuro dell'ossatura portante del sistema industriale del nostro Paese". Cosi' Maurizio Casasco, presidente di CONFAPI, commenta le parole del ministro Calenda. "Vale la pena ricordare - aggiunge Casasco - che Industria 4.0 non rappresenta una panacea di ogni male. Sono assolutamente indispensabili, piuttosto, scelte strategiche e piani strutturali. Ricordiamoci che non basta innovare nei processi di produzione, ma che i cambiamenti futuri del mondo e dei mercati ci impongono di investire in ricerca su nuovi prodotti e sui conseguenti brevetti. Non possiamo certo gridare alla vittoria, se ancora gli ultimi dati ci danno ultimi in Europa per crescita. Le Pmi chiedono anche al prossimo Governo attenzione alla loro specificita' nonche' strumenti e misure sistemiche per rafforzare competitivita' e lavoro. Non possiamo dimenticare che propedeutici al dispiegamento del potenziale 4.0 sono interventi radicali sui fardelli che pesano come macigni sugli imprenditori: il costo dell'elefantiasi burocratica, un primato negativo di imposizione fiscale a cui non corrispondono servizi di qualita', infrastrutture da ripensare e ammodernare. Non raggiungere poi gli obiettivi dell'Agenda digitale 2020 per quanto riguarda la banda larga - conclude il presidente di CONFAPI - sarebbe, infatti, un fallimento che l'Italia e le nostre industrie non si possono permettere". (ITALPRESS). ads/com 08-Feb-18 17:01 NNNN
GIOVEDÌ 08 FEBBRAIO 2018 17.47.04
Industria 4.0, Confapi: la via per la crescita è ancora stretta
Roma, 8 feb. (askanews) - "La piccola e media industria privata continua a fare la sua parte e, nonostante le permanenti difficoltà, ha colto con coraggio le opportunità offerte da Industria 4.0, in una sfida che investe direttamente il futuro dell'ossatura portante del sistema industriale del nostro Paese". Così Maurizio Casasco, presidente di Confapi, la Confederazione delle Piccole e Medie Imprese Italiane che raccoglie oltre 83.000 imprese con più di 800mila addetti, commenta le parole del Ministro del Mise, Carlo Calenda. "Vale la pena ricordare - aggiunge Casasco - che Industria 4.0 non rappresenta una panacea di ogni male. Sono assolutamente indispensabili, piuttosto, scelte strategiche e piani strutturali. Ricordiamoci che non basta innovare nei processi di produzione, ma che i cambiamenti futuri del mondo e dei mercati ci impongono di investire in ricerca su nuovi prodotti e sui conseguenti brevetti. Non possiamo certo gridare alla vittoria, se ancora gli ultimi dati ci danno ultimi in Europa per crescita. Le PMI chiedono anche al prossimo Governo attenzione alla loro specificità nonché strumenti e misure sistemiche per rafforzare competitività e lavoro. Non possiamo dimenticare che propedeutici al dispiegamento del potenziale 4.0 sono interventi radicali sui fardelli che pesano come macigni sugli imprenditori: il costo dell'elefantiasi burocratica (circa 30 miliardi all'anno), un primato negativo di imposizione fiscale a cui non corrispondono servizi di qualità, infrastrutture da ripensare e ammodernare". "Non raggiungere poi gli obiettivi dell'Agenda digitale 2020 per quanto riguarda la banda larga - conclude il presidente di Confapi - sarebbe, infatti, un fallimento che l'Italia e le nostre industrie non si possono permettere". Red-Eco 20180208T174654Z
GIOVEDÌ 08 FEBBRAIO 2018 18.15.18
Industria 4.0: Confapi, Pmi hanno fatto loro parte ma non e' panacea ogni male
9010E1314 (ECO) Industria 4.0: Confapi, Pmi hanno fatto loro parte ma non e' panacea ogni male Servono interventi strutturali per crescita (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Torino, 08 feb - "La piccola e media industria privata continua a fare la sua parte e, nonostante le permanenti difficolta', ha colto con coraggio le opportunita' offerte da Industria 4.0, in una sfida che investe direttamente il futuro dell'ossatura portante del sistema industriale del nostro Paese". Lo ha dichiarato Maurizio Casasco, presidente di Confapi, la Confederazione delle Piccole e Medie Imprese Italiane che raccoglie oltre 83.000 imprese con piu' di 800mila addetti, commentando le parole del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che oggi a Torino ha presentato i risultati del piano Industria 4.0. Tuttavia, ha indicato Casasco, "Industria 4.0 non rappresenta una panacea di ogni male". Infatti per il presidente di Confapi, "sono assolutamente indispensabili, piuttosto, scelte strategiche e piani strutturali. Ricordiamoci che non basta innovare nei processi di produzione, ma che i cambiamenti futuri del mondo e dei mercati ci impongono di investire in ricerca su nuovi prodotti e sui conseguenti brevetti. Non possiamo certo gridare alla vittoria, se ancora gli ultimi dati ci danno ultimi in Europa per crescita". In questa fase di campagna elettorale, ha continuato Casasco, "le Pmi chiedono anche al prossimo Governo attenzione alla loro specificita' nonche' strumenti e misure sistemiche per rafforzare competitivita' e lavoro. Non possiamo dimenticare che propedeutici al dispiegamento del potenziale 4.0 sono interventi radicali sui fardelli che pesano come macigni sugli imprenditori: il costo dell'elefantiasi burocratica (circa 30 miliardi all'anno), un primato negativo di imposizione fiscale a cui non corrispondono servizi di qualita', infrastrutture da ripensare e ammodernare". In conclusione, per Casasco, "non raggiungere poi gli obiettivi dell'Agenda digitale 2020 per quanto riguarda la banda larga sarebbe, infatti, un fallimento che l'Italia e le nostre industrie non si possono permettere". Com-Fla- (RADIOCOR) 08-02-18 18:14:33 (0596) 5 NNNN