«Reddito, 242mi1a euro per ogni occupato»
Reddito di Cittadinanza: un flop che diventa anche spreco di denaro pubblico.

Secondo Confapi Padova, sono soltanto 1.189 i veneti che hanno ricevuto l'assegno dallo Stato e poi hanno anche trovato un impiego, l'1,85% del totale dei beneficiari che sono più di 63mila.
Commenta Davide D'Onofrio, direttore di Confapi Padova: «Spesi 242mi1a euro per ogni nuovo posto di lavoro, otto volte di più di quanto si spende per uno stipendio medio italiano. Insomma, con la stessa cifra si potevano creare otto volte di posti in più, senza l'indotto».

Confapi, uno "spreco" di Cittadinanza

Le piccole imprese di Padova: «In Veneto solo l'1,8% di chi incassa il Reddito ha trovato lavoro»
 
Il presidente Carlo Valerio: «Altro che strumento per trovare un impiego, è solo assistenzialismo»
 
Secondo l'associazione con la cifra spesa dallo Stato per ogni nuovo occupato se ne sarebbero potuti creare otto


LO STUDIO

VENEZIA  - Reddito di Cittadinanza: un flop che diventa anche spreco di denaro pubblico. Secondo Confapi Padova, solo 1189 veneti che hanno ricevuto l'assegno dallo Stato poi hanno anche trovato un impiego, l'1,85% del totale dei beneficiari che sono più di 63mila. Il Davide D'Onofrio, direttore di Confapi Padova: «Spesi 242mila euro per ogni nuovo posto di lavoro, otto volte di più di quanto si spende per uno stipendio medio italiano. Insomma, con la stessa cifra si potevano creare otto volte di posti in più, senza l'indotto». Il presidente Carlo Valerio: «Ci era stato venduto come uno strumento per ridare spinta all'occupazione, quando in realtà solo un terzo delle persone coinvolte è tenuto al patto per il lavoro. Che nazione è quella che agli investimenti preferisce l'assistenzialismo?». In tutt'Italia sono 28.763 (475 in Friuli Venezia Giulia) i beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno trovato un lavoro a metà dicembre 2019: appena 1'1,17% del totale delle persone che usufruiscono del sussidio (2.451.953 italiani), percentuale che sale al 3,63% se si considerano esclusivamente le persone ritenute occupabili (poco più di 791mila). Per avviare questo percorso sono necessarie alcune condizioni, tra cui essere senza lavoro da non più di due anni, e per attivare il percorso bisogna passare per un colloquio con un centro per l'impiego, che a dicembre erano arrivati a 331mila. Dei quasi 30mila beneficiari del reddito di cittadinanza, il 67,2% ha un contratto a tempo determinato, i118% a tempo indeterminato, il 3,8% in apprendistato; il 67,9% ha meno di 45 anni e il 58,6% sono uomini. Entro gennaio, sottolineava Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) in una nota di fine 2019, dovrebbe partire anche la misura di politica attiva dell'assegno di ricollocazione. In Veneto le domande di accesso al reddito di cittadinanza accolte riguardano 32.488 nuclei familiari (a Padova 6.607), interessando 63.968 persone (di cui 13.208 a Padova), il 2,6% del totale del Paese. Di queste domande accolte, 1.189 sono sfociate in un impiego da parte dei beneficiari, vale a dire 1'1,85% del totale, una percentuale leggermente più alta rispetto al dato nazionale.
PROVOCAZIONE
«Ovviamente la nostra è una provocazione, ma fino a un certo punto avverte il direttore di Confapi -. Quanto più utile sarebbe stato rimettere in circolo quelle risorse direttamente per favorire l'occupazione? Una domanda che acquista ancora più senso se prendiamo in esame un ulteriore dato: nel triennio 2020-2022 lo Stato stanzierà in tutto circa 26 miliardi per finanziare il reddito di cittadinanza, mentre nello stesso arco di tempo alle politiche attive per il lavoro sono destinate risorse per 9,7 miliardi. Una sproporzione tanto evidente quanto del tutto priva di senso». Il presidente di Confapi Carlo Valerio attacca: «Attenzione, noi non diciamo che lo Stato non debba occuparsi di chi è svantaggiato e non può lavorare, ma ci sembra che qui sia stata spacciata volutamente una cosa per l'altra: il reddito di cittadinanza è stato venduto come uno strumento per creare occupazione e invece i veri beneficiari, finora, sono stati i 4mila navigator assunti dall'Anpal, ognuno dei quali ha iniziato a percepire lo stipendio di 1.700 euro, con 300 euro di indennità aggiuntive, ancor prima di prendere servizio. Non sarebbe stato meglio, al loro posto, assumere ispettori del lavoro, che almeno sono più utili?».
PIÙ ISPETTORI MENO ASSISTITI
«Il reddito di cittadinanza, come temevamo, conferma di non andare né nella direzione del rilancio economico, né in quella dello sviluppo del lavoro, tant'è che uno dei suoi problemi è proprio il suo meccanismo disincentivante che spinge casomai verso il lavoro nero chiude Valerio L'impressione è che in Italia si destinano troppe risorse a quello che, a conti fatti, altro non è che puro assistenzialismo, e troppo poche agli investimenti per creare vera occupazione, alle grandi opere pubbliche e alla ricerca». M.Cr.

Il reddito di cittadinanza
 
Il 3,63% del totale delle persone occupabili che ricevono il reddito di cittadinanza ha trovato lavoro
 
242 mila euro il costo medio di ogni nuovo posto di lavoro
 
L'1,17% del totale dei beneficiari ha trovato lavoro
 
8 volte in più i posti di lavoro che si potevano creare con la stessa cifra
 
2.451.953 gli italiani che usufruiscono del sussidio
 
26 miliardi lo stanziamento dello Stato per il reddito di cittadinanza nel triennio 2020-2022 'centimetri