L'appello. Delpiano (Confapi): «Lavorare solo in sicurezza, ma serve l'ok della Regione»

Incontro tra Aniem e Governo: ipotesi cantieri aperti dal 20 aprile

Un faccia a faccia (virtuale) di un'ora e mezza per pianificare la Fase 2 per il settore edilizio. Da un lato la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, dall'altra i vertici nazionali dell'Aniem-Confap i, associazione delle imprese di settore rappresentata per l'occasione dal numero uno in Sardegna Giorgio Delpiano. Un incontro ritenuto proficuo da entrambe le parti, unanimi nel considerare che la riapertura dei cantieri possa essere sempre più vicina. «La ministra si è mostrata attenta e vicina alle nostre richieste, la ripartenza è possibile, anche dalla prossima settimana conferma Delpiano ma deve ovviamente essere concertata con la Giunta Solinas, i sindacati e attuata seguendo tutte le precauzioni del caso. Le imprese sono disposte a fare subito la loro parte, ma a patto che Governo e Regione facciano la loro». Aiuti Aniem non aspetta altro che ricominciare a lavorare, ma vuole sapere con certezza quando e a che condizioni. «È indispensabile che la salute dei lavoratori venga tutelata precisa Delpiano ma siamo convinti che, soprattutto nei cantieri più piccoli, garantire le distanze di sicurezza e limitare le possibilità di contagio sia più semplice. In quelli più grandi siamo persino disponibili a trovare soluzioni alternative, come dimezzare il personale al lavoro e spalmarlo su più turni, anche notturni. Insomma, le proposte per lavorare ci sono. Concretizziamole in fretta». La ripartenza non sarà tuttavia indolore «Non neghiamolo, rispettare le rigide norme sanitarie avrà un costo ammette Delpiano rallenterà il lavoro, creerà esuberi e causerà un’inevitabile contrazione del giro di affari. Ma ripeto, gli imprenditori sono disposti a mettere in conto sacrifici per garantire la forza lavoro; le istituzioni si impegnino però a snellire i pagamenti e gli anticipi sugli appalti pubblici e a prevedere misure che ci consentano di lavorare in tranquillità, anche in questo periodo di emergenza. Magari puntando su un piano straordinario di manutenzioni e infrastrutture che darebbe ossigeno a un settore da sempre importante per l’economia dell'Isola, oggi ancora di più visto il fermo imposto a quello del turismo».

L M. RIPRODUZIONE RISERVATA