APINDUSTRIA BRESCIA
«Il sostegno al territorio è importantissimo ma spesso è stato uno slogan tradito: occorre in primis che le banche sappiano sostenere le aziende». Così il presidente e la giunta di presidenza di Apindustria Brescia in una lettera a proposito della concentrazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca. «Assistiamo in questi giorni al passaggio storico che sta vivendo Ubi Banca in virtù dell'Ops di Banca Intesa, ora sottoposta al vaglio dei soci. Non vogliamo e non è nostro interesse valutare la congruità economica dell'Ops: questo spetterà ai soci. Siamo però uno degli "stakeholder" del territorio ed abbiamo, ovviamente, a cuore gli interessi dei nostri associati se non altro per i risvolti che questa importante partita potrà avere per le nostre Pmi», spiega Apindustria. «Non sempre prosegue la territorialità delle banche ha rappresentato un valore aggiunto in sé, basti considerare la grave distruzione di risparmio alla quale abbiamo assistito in troppe occasioni. Sappiamo anche, però, quanto importante sia stato in questi anni il lavoro delle nostre banche cooperative, con il loro ruolo mutualistico». «Va detto aggiunge la nota che Ubi Banca è stata ben gestita ed ha saputo resistere alle varie crisi diventando uno dei principali player del Paese. Proprio per questo riteniamo che il percorso debba proseguire e vediamo con molto favore la creazione di un "campione nazionale" come quello che Banca Intesa sta cercando di costruire. Crediamo altresì che anche Ubi Banca si rafforzerebbe all'interno di una nuova realtà che non avrebbe rivali in Europa e che, rimanendo italiana, saprebbe fronteggiare con autorevolezza la competizione globale. Questo non dovrà accadere a discapito della concorrenza sui costi e sull'efficienza e la risposta alle aziende».