Apindustria
L’associazione delle Pmi bresciane punta sull’export: tra le mete prescelte c’è la Russia
Il tema è non restare fermi. Alla fine, se proprio si deve far sintesi della tre giorni del Brixia Business Match promosso da Apindustria tra Milano e Brescia, la questione è come immaginare il futuro. Non restando fermi, appunto. Il sindaco Emilio Del Bono (il BBM ieri ha fatto tappa nel Salone Vanvitelliano) ha anche sottolineato il fatto non scontato, in questo contesto, di pensare ai mercati esteri, in un tempo nel quale si rischiano nuove barriere, imposte o cercate. L’associazione delle PMI bresciane ha invece proposto per la quinta volta una manifestazione dedicata all’internazionalizzazione proprio per stimolare reti, relazioni, contatti, business. Il neo presidente Pierluigi Cordua ha osservato che il 2020 fa storia a sé ma è certo che la vocazione all’export di Brescia non verrà meno in futuro. Anzi, e per questo è opportuno muoversi verso nuove mete. La Russia ad esempio, a cui il BBM è stato dedicato, mercato importante e possibile piattaforma per l’intera Asia Centrale. Al punto che già nel 2019, in un contesto generale di riaggiustamento, l’export bresciano è tornato a crescere in modo significativo (287 milioni di euro, +7,1% sul 2018) e tutto lascia pensare che — a parte il 2020 ovviamente — il segno più possa essere la costante dei prossimi anni. Lo ha detto anche Stefano Barrese, responsabile Banca dei territori Intesa Sanpaolo (main sponsor e praticamente partner dell’iniziativa): il tessuto imprenditoriale bresciano è costituito da un importante know-how, competenze, vocazione industriale e internazionale nonché da una ricchezza di filiere locali importanti anche a livello nazionale come ad esempio quelle del lattiero-caseario, vini distillati e meccanica strumentale, aspetti che sono certamente una base di partenza ottima per vincere la crisi indotta dal Covid-19. Non restare fermi, quindi, in casa e all’estero. (t.b.)