di Emilio Vettori
Eccole le magnifiche tre. A loro è stata assegnata la scultura che ogni anno premia le vincitrici della "Chiave a stella" alla fine di una selezione che ha visto partecipare sessantuno imprese in rappresentanza delle eccellenze del Piemonte. I loro nomi: Leva di Grugliasco, Alberto Marchetti&C con sede a Moncalieri e la Ntek di San Maurizio Canavese. alle pagine 12 e13
L'evento compie 12 anni
"Chiave a stella" premia le Pmi eccellenti al tempo del Covid
Le eccellenze resistono anche al Covid. Nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia la "Chiave a stella" ha premiato tre aziende al termine di una selezione complicata eppure assai competitiva. Non solo: ci sono anche quattro menzioni a sottolineare il parterre dei partecipanti. «Un'edizione speciale, voluta dai promotori e dai partner per valorizzare anche al tempo del virus alcuni dei migliori esempi di imprenditoria piemontese» spiegano gli organizzatori. L'iniziativa promossa da Api Torino, Fondazione Magnetto e Repubblica in collaborazione la Camera di commercio di Torino, UniCredit, Unioncamere Piemonte e Confapi Piemonte e il supporto di Politecnico e dell'Università di Torino ha dedicato quest'anno un'attenzione particolare alle aziende che stanno affrontando difficoltà eccezionali. Cinque i requisiti che hanno guidato la giuria presieduta come sempre da Lorenzo Gianotti al verdetto finale. Innanzitutto la responsabilità sociale, sensibilità ambientale, e governance di eccellenza. Poi la capacità di riconversione produttiva, il welfare e, ancora, la creazione di reti territoriali e la capacità organizzativa. Da questo insieme di ingredienti sono usciti tre nomi: Leva (categoria "Media impresa"), Alberto Marchetti&c (categoria "Piccola impresa") e Ntek (categoria "Micro impresa). Le menzioni speciali sono state assegnate a Lma srl (migliore esempio di riconversione produttiva con attenzione alle categorie più deboli), Iris (migliore esempio di innovazione al servizio dell'ambiente), Gruppo Fra production (migliore esempio di capacità di creare reti territoriali) e Heritage srl (migliore esempio di nuove tecnologie digitali a sostegno della cultura). Dice Corrado Alberto, presidente di Api Torino: «Il nostro premio non ha voluto saltare il 2020, anche se Covid-19 ha complicato ogni cosa. D'altra parte, la nostra iniziativa testimonia proprio la forza delle imprese, la loro voglia di esserci e di crescere anche di fronte alle difficoltà più forti. Anzi, di più. Quest'anno "Chiave a stella" ha cercato e individuato esempi di imprese che più di altre sono state capaci di lottare contro una difficoltà in più, accentuando scelte capaci di rendere l'azienda più resiliente. La scelta di confermare "Chiave a stella" indica poi la precisa nostra volontà di essere accanto alle imprese non solo con la continua assistenza alla gestione e per la difesa delle istanze del sistema delle Pmi, ma anche cercando di valorizzare e promuovere quanto di buono viene fatto da ogni singola realtà». Gli fa eco Fabrizio Simonini, regional manager nord ovest di UniCredit: «Sin dalla prima edizione siamo partner di "Chiave a Stella". Siamo tra i soci fondatori. In questi anni abbiamo visto mutare ed evolversi il sistema imprenditoriale. Come banca non abbiamo mai fatto venire meno il nostro supporto. Questo è un anno tutto particolare. Ed è per questo che il Premio ha una valenza e un significato quasi unici. E' un'edizione che con determinazione abbiamo voluto si tenesse a riconoscimento della capacità delle nostre imprese non solo di resistere, ma di saper trovare nelle difficoltà nuovi indirizzi e nuovi mercati. Come Banca siamo stati in prima linea per sostenerle, attivando tempestivamente un "Pacchetto Emergenza", una serie di iniziative concrete. Come conseguenza di quanto è avvenuto, stiamo assistendo a un processo di trasformazione che ha coinvolto le aziende di tutte le dimensioni permettendo anche a quelle più piccole e meno strutturate di affacciarsi ai mercati esteri o di diffondere i loro prodotti in tutta Italia».