«Le aziende colpite dalla crisi sono pronte a farsi promotrici del vaccino». È questa la proposta che arriva dal presidente di Confapi Emilia Romagna Cristian Camisa, appoggiata da tutte le territoriali Confapi, compresa Confapi Emilia. Gli imprenditori dunque saranno non solo testimonial, ma anche promotori del vaccino anti-Covid-19 e, più in generale, lo sarà la Piccola e Media Industria italiana, pronta ad entrare in campo contro la pandemia. Camisa evidenzia i periodi bui attraversati dalla piccola imprenditoria, sottolineandone la forza e l’impegno:

«Gli imprenditori di Confapi sono stati particolarmente colpiti da questa terribile crisi e ne stanno pagando un caro prezzo - spiega Camisa - eppure non si sono fermati e hanno cercato di garantire la massima sicurezza ai loro collaboratori con i quali lavorano fianco a fianco ogni giorno».

Oggi il loro impegno si sposta dai luoghi di lavoro alla società: «Alla luce del ruolo sociale che gli imprenditori rivestono nei loro territori e il loro rapporto diretto con i lavoratori, essi stessi potrebbero essere non solo i testimonial ideali sul territorio della necessità di vaccinarsi, ma farsi promotori di vaccinazioni in azienda attraverso l'operato dei medici del lavoro. Questi medici infatti, nei mesi passati, hanno lavorato intensamente per garantire la sicurezza nelle aziende e potrebbero ulteriormente rendersi utili nell'ampliare la platea di qualificati operatori sanitari che possono somministrare il vaccino e partecipare a questo progetto».

Una proposta concreta dunque c’è e viene fatta, non manca di sottolinearlo Camisa, «proprio oggi che è evidente come la vera chiave di volta nella lotta alla pandemia sia la massima velocizzazione nella somministrazione dei vaccini, collaborando ad ogni livello per convincere tutti i cittadini della sua utilità e sicurezza nel garantire salute individuale e di gruppo».

«Il progetto di Confapi – conclude Camisa – dunque il coinvolgimento diretto dei datori di lavoro, con la collaborazione dei medici del lavoro e delle parti sociali: a questo proposito il presidente di Confapi Maurizio Casasco ha già scritto al presidente Conte, ai ministri, al commissario straordinario Arcuri e ai tre segretari di Cgil, Cisl e Uil. Per quelle tante imprese che, sono sicuro, vorranno far fronte ad un impegno straordinario nel favorire nel più breve tempo possibile la vaccinazione di tutti gli addetti, si potranno poi trovare a livello normativo meccanismi premianti dal punto di vista fiscale o contributivo».

Dello stesso parere sono il presidente di Confapi Emilia Giovanni Gorzanelli e il delegato alle relazioni istituzionali di Confapi Emilia Alberto Cirelli: «Siamo estremamente a favore del fatto che le imprese si pongano in pima linea per i vaccini, così come hanno fatto quando era necessario redigere i protocolli da applicare nelle aziende. È naturale – continua Gorzanelli - che potranno muoversi in questa direzione solo le aziende più strutturate dotate di infermerie o locali idonei alla somministrazione».

«Credo che le dichiarazioni del nostro presidente nazionale Casasco e del presidente regionale Camisa siano una ulteriore conferma della consapevolezza che le piccole e medie aziende hanno riguardo alla loro responsabilità sociale: Confapi si fa promotrice di una importante  iniziativa che va proprio in questa direzione – ha commentato Alberto Cirelli - la pandemia sta dimostrando una volta di più di come la responsabilità delle piccole e medie aziende sia fondamentale per uscire tutti insieme da questa crisi. L’iniziativa proposta dai nostri rappresentanti nazionali, unita al protocollo sui test rapidi sottoscritto di recente con la Regione Emilia Romagna ed al grande lavoro fatto sin dall’inizio della pandemia dalle nostre aziende in termini di tutele sanitarie, confermano ancora una volta la disponibilità ed il grande senso di responsabilità di un settore – quello delle piccole e medie aziende – strategico per la tenuta del tessuto sia economico che sociale. La consapevolezza della responsabilità sociale appartiene al mondo degli imprenditori: Confapi la valorizza e se ne fa portavoce».