«Fase drammatica, la politica ascolti le imprese»
Gino Salaris confermato alla guida della Confapi Gallura
Ecco i nomi del comitato territoriale
OLBIA
Gino Salaris è stato riconfermato alla guida della Confapi Gallura, rappresentanza territoriale di Confapi Sardegna, l'associazione regionale della piccola e media industria privata. Il costruttore arzachenese, durante il mandato che terminerà nel 2023, sarà affiancato dal comitato territoriale composto da Domenico Appeddu (settore ristorazione e florovivaismo), Antonio Caredda (costruzioni e ristrutturazioni), Gian Luca Coro (gestioni immobiliari e viticoltura), Amedeo Fattucci (ricettività turistica e costruzioni), Gian Filippo Mura (produzione di manufatti in cemento), Andrea Pin (realizzazione di opere marittime e costruzioni), Andrea Serra (la vori edili e pavimentazioni), Antonello Tolu (arredamento e imbottiti) e Liviana Tozzola (impiantistica termo-idraulica) . Salaris è al vertice della Confapi Gallura dal 2008 e, come ricorda una nota dell'organizzazione delle imprese, ha ricoperto l'incarico in anni difficili per l'economia del territorio, la cui crisi è culminata con l'attuale emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova la tenuta del tessuto produttivo e sociale. «In questa fase di estrema difficoltà afferma il ruolo delle associazioni di categoria è diventato cruciale nel sostegno alle attività economiche e nell'interlocuzione con i decisori istituzionali a ogni livello: locale, regionale e nazionale». Salaris chiede che la politica dia più ascolto alle istanze delle organizzazioni di rappresentanza del mondo imprenditoriale, sia per quanto riguarda «le scelte di programmazione territoriale con efficaci interventi pubblici di sostegno all'economia», sia «nella realizzazione di una rete di infrastrutture e servizi di cui in Gallura si avverte la forte carenza». Alla fine della «fase drammatica che stiamo attraversando prosegue il numero uno della Confapi gallurese come imprenditori dovremo essere pronti a riavviare il percorso verso la ripresa di un territorio che ha grandi potenzialità, ma anche profondi gap di sviluppo da colmare nei collegamenti viari, nei trasporti e nelle infrastrutture fondamentali di cui da troppi anni si attende il completamento». Salaris cita in particolare due strade: quella di Monte Pino «interrotta dal 2013, un ostacolo al collegamento tra le comunità dell'alta Gallura e di quella costiera», e la Olbia-Arzachena-Palau per la «mancata realizzazione dell'allargamento dell'asse viario». Salaris sottolinea anche la liquidazione di Air Italy. Sono tutte « ferite aperte nello sviluppo del distretto turistico più importante dell'Isola e che ha contribuito a far conoscere la Sardegna nel mondo. La nostra è una battaglia di civiltà, oltreché di rappresentanza di interessi imprenditoriali, affinché investimenti pubblici efficaci e mirati creino finalmente le condizioni per un contesto di servizi efficienti per la collettività e le imprese che operano in Gallura».