La posizione dei piccoli imprenditori si allinea a quella di Confindustria
«Ê necessario iniziare a sbloccare il divieto dei licenziamenti per le attività che sono già ripartite — afferma Cordua —. Il mercato del lavoro va riportato progressivamente alla normalità a piccoli passi, in modo graduale a seconda delle situazioni e fermo restando, ovviamente, il mantenimento della cassa Covid dove necessario». A sostenerlo — dopo un incontro con i tre parlamentari bresciani della Lega Bordonali, Lorenzoni e Borghesi — è il presidente di Apindustria Brescia, Pierluigi Cordua. Il quale si è detto anche molto preoccupato per l'ormai imminente entrata in vigore della legge sulle crisi d'impresa: «Una legge pensata per una situazione ante Covid e che ora non è più adeguata. Per noi è necessario rinviarne l'entrata in vigore almeno fino alla fine del 2022». Tra le altre richieste dei piccoli imprenditori della provincia, soprattutto la necessità di prevedere dei ristori anche per il mondo industriale del settore Horeca, impossibilitato di fatto a lavorare ma senza alcuna forma di sostegno, e l'azzeramento dell'Ires e dell'Irap alle aziende che nel 2020 hanno subito un calo del fatturato superiore al 30%. Resta aperto ovviamente anche il nodo della campagna vaccinale e della necessità di coinvolgere in maniera diretta le aziende e gli imprenditori in modo che diventino promotori e testimonial della campagna vaccinale anti-Covid anche attraverso il coinvolgimento dei medici del lavoro: «E una campagna — chiude il numero uno di Apindustria — che stiamo sostenendo da settimane, rispetto alla quale i consensi sono stati tanti. Ora è arrivato il momento di dare attuazione a questa proposta».