Cordua (Apindustria): «Situazione articolata». Beretta (Confindustria) <<Ci saremo>>
 
 
In primavera si parlava di immunità aziendale, del protocollo d'intesa siglato da Regione Lombardia, Confindustria, Confapi e l'Associazione Nazionale Medici d'Azienda (ANVMA) e della sua attivazione prevista dopo Pasqua. A inizio maggio l'assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi aveva ribadito l'impegno con le associazioni auspicando «di poter iniziare le vaccinazioni aziendali a giugno». La scadenza è arrivata. Confindustria e Confapi hanno seguito le disposizioni (garantendo almeno 250 somministrazioni giornaliere con spazi, personale e risorse). Ma è tutto fermo: non ci sono le dosi di vaccino da destinare alle aziende, informa Ats. «La situazione è articolata — spiega il presidente di Apindustria Confapi Brescia, Pierluigi Cordua — Ats e Asst Spedali Civili di Brescia sono i nostri interlocutori e punti di riferimento. All'hub vaccinale del Brixia Forum ci sono 48 linee destinate alla popolazione, 12 sono destinate alle imprese, ma fino a che non si saturano quelle a disposizione dei cittadini sul territorio non si attivano le linee aziendali». Una questione di priorità, quando sarà il turno delle imprese non è definito. «Il pubblico è intervenuto creando centri aggregati che potessero assicurare anche la crioconservazione dei vaccini, più difficile da gestire nelle aziende — continua Cordua — Con il ritmo di somministrazioni recente presumo il nostro contributo sarà richiesto in autunno, per i richiami». La tempistica potrebbe variare in base alla disponibilità di vaccini. «E’ una situazione fluida. Siamo tutti pronti a fare la nostra parte in sintonia, ci sarà bisogno di noi quando i centri aggregati chiuderanno». A fine agosto verrà smantellato il maxi hub in Fiera, a quel punto le aziende saranno già predisposte: 121 quelle aderenti al protocollo di sperimentazione vaccini di Confapi che avevano dato disponibilità, ora sono dimezzate perché i 90 dipendenti o collaboratori sono già stati vaccinati. Il dato parziale di Confindustria Brescia, a inizio maggio era di 500 aziende disponibili: «Molto probabile che la capillarità e l'organizzazione delle nostre imprese possa essere di grande aiuto nella gestione della nuova normalità nei prossimi mesi», è stato il primo punto della relazione del neo presidente Franco Gussalli Beretta, in assemblea.