Barchiesi (Confapi): 'I lavoratori non vaccinati tra il 10 e il 15%'
Si fa paradigma delle piccole e medie imprese che rappresenta, Mauro Barchiesi. «Ci siamo organizzati per affrontare il tema dei controlli in fabbrica su più turni». Alla vigilia del Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro, il presidente di Confapi Ancona, che dà voce a 270 aziende del territorio, prende a modello di riferimento la Bora di Maiolati Spontini, della quale è amministratore delegato. «Stampiamo componenti in metallo per i settori dell'automobile e dell'elettrodomestico. Abbiamo 150 dipendenti, siamo di media dimensione. Per i dipendenti che non hanno il vaccino ci siamo attrezzati stringendo convenzioni con le farmacie della zona per la copertura, alternativa, dei tamponi».
 


I numeri
Non si lascia sedurre dalle previsioni, Barchiesi, «Vedremo ciò che accadrà domani (oggi, ndr)». Sui numeri non intende lasciare il tracciato delle medie nazionali. «I lavoratori non immunizzati saranno tra il 10 e il 15 %, come nel resto d'Italia>>. Ammette, tuttavia, che l'ostacolo da superare non sarà uguale per tutti. «Per una realtà piccola, che ha meno personale e, spesso, figure multifunzione, sarà molto più complicato. Per esempio, per una struttura di dieci persone, tre delle quali senza Green pass che non possono lavorare, significa avere fuori il 30% del totale. Se non si rischia il blocco, una brusca frenata è ipotizzabile». Un rallentamento, che si teme soprattutto sul fronte della logistica. «Il mondo variegato del trasporto potrebbe essere il vero nodo».
 


Le regole
Il presidente procede per gradi. «Colui che fa viaggiare le merci passa un doppio controllo: in uscita, da parte del datore di lavoro, e in arrivo, dal personale delle aziende destinatarie del carico». Arriva al punto in cui la trama s'intreccia. «Il guaio si potrebbe verificare quando il trasportatore giunge dall'estero, da un Paese che non ha stretto con noi accordi sul riconoscimento del certificato vaccinale. Affinché sussista la reciprocità si deve sottostare alle stesse regole».
 


I turni
Barchiesi allarga lo spettro d'azione e con questo dilata il perimetro del terreno minato dai pericoli che si corrono. «Già stiamo pagando il prezzo del mancato reperimento di alcuni materiali». ll riferimento è ai componenti per l'automotive, il mondo dell'auto, che provengono dalla Cina. «Temo - chiude il ragionamento - che questa crisi dell'approvvigionamento possa ampliarsi ancor di più. Così si mettono a dura prova le produzioni». Torna a farsi paradigma delle medie imprese che rappresenta. «Le aziende di maggiori dimensioni avranno più difficoltà nei controlli agli ingressi. Alla Bora abbiamo dieci persone dedicate per coprire i turni che sono ripartiti nelle 24 ore». Non si lascia tuttavia intimorire. -Già all'inizio della pandemia avevamo resettato l'organizzazione interna per non fermare le linee». Torna ad applicare il principio del fare e ribadisce: «Vedremo cosa accadrà questa volta».