Oggi la "Chiave a stella" alle Pmi dell'eccellenza

E' il giorno della «Chiave a stella». «Dalla tradizione alla trasformazione. Il meglio deve ancora venire?» è il tema della serata finale del premio in programma oggi negli spazi UniManagement in via XX Settembre con inizio alle 17. Come tradizione, il premio - organizzato da Api Torino, Fondazione Magnetto con la collaborazione di Camera di commercio di Torino, UniCredit, Unioncamere e Confapi Piemonte e il supporto di Politecnico e Università di Torino - è caratterizzato, come sottolinea il presidente Lorenzo Gianotti «da un'attenzione particolare alle «storie d'impresa» assunte come storie di vita di imprenditori che negli anni hanno saputo dimostrare di sapere creare ricchezza e benessere, coniugando innovazione tecnologica, tradizione e intraprendenza produttiva». Le imprese che hanno presentato la propria candidatura quest'anno sono 66 in rappresentanza di tutte le province del Piemonte. Ma a conferma del successo dell'iniziativa che si richiama al titolo del romanzo di Primo Levi il cui protagonista - Tino Faussone - si propone come precursore e paradigma della strada seguita da molte imprese torinesi, ci sono le quasi mille imprese che hanno finora concorso al premio. Come da protocollo, le candidature sono state sottoposte alla Commissione tecnica esaminatrice, composta da docenti dei due atenei oltre che dai rappresentanti dei promotori di «Chiave a Stella». Saranno dunque tre le piccole e medie imprese piemontesi che meriteranno un riconoscimento, rafforzato anche dalla capacità di aver saputo distinguersi in un periodo complesso come quello della pandemia. Tre come le "categorie" previste dalla competizione: imprese con un fatturato fino a due milioni, quelle con un fatturato fino a 10 milioni e infine le imprese fino ai 50 milioni. Dopo i saluti di Paola Garibotti, regional manager Nord Ovest di Unicredit, Corrado Albero, presidente di Api Torino e Lorenzo Gianotti, presidente del premio ci sarà il dibattito tra imprese e istituzioni su «Dalla tradizione alla trasformazione. Il meglio deve ancora venire?». Poi la proclamazione dei vincitori.