Un operaio caduto da un'impalcatura nel bergamasco il 18 novembre, un altro ucciso dalla scarica elettrica di una betoniera il 15 novembre nel trevigiano, dopo che il giorno prima, nelle province di Brindisi e di Lucca, due operai avevano perso la vita scivolando dai ponteggi. La conta dei caduti nei cantieri edili è un esercizio impietoso e sempre più frequente. Le vittime certificate dall'Inail, erano diminuite negli anni pre-Covid, da 140 nel 2015 a 84 nel 2019, e stanno di nuovo aumentando. Nei primi nove mesi di quest'anno, le morti sono state 87. Massimo Chiesa, neo-eletto presidente di Confapi Liguria, mette la sicurezza in cima alla lista delle sue priorità. «Dobbiamo affrontare il problema da diverse angolazioni, non ultima la formazione. La sicurezza sul lavoro è il primo fattore di civiltà. Ogni operaio deve essere messo in condizione di lavorare in sicurezza e di capire cosa è sicuro e cosa no». La ripresa delle attività, e di quella edilizia in particolare grazie ai vari incentivi fiscali, ha riportato sotto i riflettori l'emergenza sicurezza. A Genova la Prefettura ha istituito un tavolo tecnico permanente per la sicurezza sul lavoro. Partecipano agli incontri i sindacati, Cgil, Cisl, Uil, le sigle di categoria, Fillea, Filca e Feneal, la Regione Liguria, le Asl territoriali, la Scuola edile genovese, l'Ispettorato del lavoro, l'Inail, l'Associazione nazionale costruttori edili e la Confederazione della piccola e media industria privata Confapi. Nata nel 1947, Confapi conta in Liguria circa 150 imprese. Ieri, al suo convegno annuale a Villa Bombrini, Genova, la Confederazione ha premiato il professore Matteo Bassetti per il suo impegno, con la medicina e con la divulgazione scientifica, nella lotta contro il virus, e l'imprenditore genovese Andrea Giustini di EcoEridania, azienda leader nei servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento di rifiuti. «Per troppi anni la nostra regione è rimasta grigia e chiusa in se stessa. E’ tempo di svoltare, di pensare e lavorare uniti per la ripartenza della Liguria e con l'obiettivo del benessere sociale». La Regione è intanto al lavoro per approvare, entro fine anno, il Piano regionale di Prevenzione 2020-2025 che ha tra i suoi punti cardine la prevenzione oltre che la sorveglianza sui luoghi di lavoro, con la definizione e condivisione di buone prassi. Sono previsti focus sull'edilizia, l'agricoltura, sulla prevenzione del rischio cancerogeno professionale, sulle patologie professionali dell'apparato muscolo scheletrico e sul rischio stress correlato al lavoro. Tra i fattori chiave per l'attuazione dei piani di prevenzione è indicato il coinvolgimento delle aziende, delle piccole imprese.