Autotrasportatori del Friuli Venezia Giulia uniti con le rispettive associazioni di categoria per chiedere ai parlamentari di sostenere l'emendamento al decreto legge Energia, in corso di conversione alle Camere, che prevede per il 2022 il riconoscimento di un contributo sotto forma di credito d'imposta pari al 30% del prezzo industriale del gasolio, al netto di iva e accise. Gli autotrasportatori di Confartigianato, Confapi, Cna e Fai hanno inviato una lettera a deputati e senatori del Fvg chiedendo di «mitigare quantomeno questa drammatica situazione emergenziale» ed «evitare l'espulsione dal mercato di migliaia di imprese e di bloccare il sistema del traffico nazionale su strada». Il contributo proposto nell'emendamento consentirebbe di recuperare circa 24 centesimi sul prezzo industriale del gasolio (nella settimana del 21 febbraio 794,37 euro per mille litri), riportandolo ai livelli del 2019, quando mille litri di gasolio costavano 595,32 euro. I benefici dell'emendamento sono pensati per le aziende a partire da massa complessiva a pieno carico di 35 quintali, con sede legale o stabile organizzazione in Italia ed esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi. Ciascuna associazione regionale è a disposizione per ogni confronto con la politica, da cui arriva a sua volta il trasversale invito al governo per la riduzione delle accise. Confartigianato, Confapi, Cna e Fai evidenziando che la situazione internazionale pone anche l'autotrasporto «in una situazione critica: le imprese si trovano nella condizione di fermare i propri veicoli, poiché l'unica alternativa sarebbe continuare a viaggiare in perdita».