Si può con il confronto, la cooperazione, la fiducia reciproca. Prevenire, si può. Ma per tutelarsi dall`ombra delle infiltrazioni criminali nella propria azienda, bisogna capirne i segnali, quindi i pericoli. È proprio per «promuovere» cultura della legalità e misure di security awarness, a contrasto degli illeciti» che Confapi e Anna dei carabinieri hanno sottoscritto un protocollo d`intesa nazionale teso alla sicurezza aziendale. Si è declinato in un primo incontro, nella sede di Api: focus su economia circolare e gestione dei rifiuti (presenti Noe, Nipaaf e manager di A2A), troppo spesso accostata al termine «illecita» nelle contestazioni dei fascicoli d’inchiesta. In sala, circa cinquanta imprenditori. «Vogliamo formarli e informarli sulle attività di prevenzione: sappiamo che Brescia presenta una serie di problematiche - spiega il presidente di Api Brescia, Pierluigi Cordua - meglio spiegare come gestire al meglio gli scarti di produzione, perché un regime di concorrenza sana si sviluppa solo in un tessuto economico dove le regole sono certe e per tutti». Anche in una fase come questa, di forti difficoltà economiche, «che potrebbero rendere le imprese più vulnerabili: a loro spetta muoversi nel solco della legalità per non diventare facili prede della criminalità». Tre i pilastri sui quali poggia questa sinergia, illustra il colonnello Gabriele lemma, comandante provinciale dell`Anna: «Protezione dati aziendali (o security awarness), ambiente (prevenzione illeciti e gestione del ciclo dei rifiuti) e prevenzione dei rischi dell`infiltrazione della criminalità organizzata nell`economia legale». Obiettivo: «Assicurare e promuovere tutte quelle iniziative che possano favorire il rispetto delle regole e mettere l`Arma e i suoi reparti qualificati nella vocazione di prossimità anche nei confronti della pini che in quanto tale è espressione del territorio».