C'è un settore che non sta beneficiando della riduzione delle accise di 25 centesimi. Si tratta degli autotrasportatori, per i quali il taglio sta avendo una incidenza quasi nulla. A ribadirlo - dopo aver preso visione del testo del decreto Energia, appena varato da Governo - e a manifestare la delusione di un intero comparto è l'udinese Denis Durisotto, presidente del Gruppo trasporti e logistica di Confapi Fvg. «Nei fatti, l'accordo sottoscritto dalle associazioni nazionali dell'autotrasporto professionale con il Governo si è tradotto in un nulla di fatto per la categoria», sottolinea Durisotto, che rappresenta 40 aziende e 1.450 veicoli, con 36.500 tonnellate di carico utile. Si tratta di aziende strutturate che annoverano 1.500 dipendenti diretti più l'indotto. «Da quanto si legge nel decreto - spiega Durisotto - il Governo non riconoscerà fra tre mesi la consueta quota di rimborso accise di 21,4 centesimi di euro al litro in forma di credito d'imposta; ma, avendo adottato lo sconto alla pompa di 25 centesimi al litro, la azzera per 30 giorni, di fatto concedendo il risibile sconto per differenza di 3,6 centesimi al litro, che si ricavano appunto dalla forbice tra i 25 centesimi al litro dello sconto e i 21,4». «In altre parole - prosegue - , per il periodo di 30 giorni è esclusa la possibilità per le imprese di autotrasporto in conto terzi di usufruire del rimborso accise per il gasolio per i veicoli di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate di categoria ecologica Euro 5 e 6. Tale decisione sarebbe risultata necessaria in forza di un vincolo imposto dalla normativa comunitaria sulle accise. Di tale vincolo, però - continua Durisotto - non si è parlato nel corso delle trattive con il Governo, né vi è cenno nell'accordo sottoscritto, non fosse altro per chiarezza. Per di più, tale disposizione non figurava nelle prime bozze del decreto legge, facendo pensare a una somma di 25 + 21,4 centesimi. Essa è stata inserita solo nella misura finale». «Per il momento, quindi, tutto resta come prima - conclude deluso il presidente del Gruppo trasporti e logistica di Confapi Fvg - e quella che doveva essere la misura di maggior impatto per la categoria è letteralmente sfumata, lasciando invariato il prezzo del gasolio per i vettori professionali sia nei prossimi 30 giorni sia per l'epoca successiva. Ma quello che più spiace è la scarsa attenzione per un comparto fondamentale per l'economia del Paese. Questo è un momento di grave crisi del settore e la drammatica situazione in cui versa sta assumendo proporzioni mai viste». Le difficoltà del settore dell'autotrasporto erano state manifestate pochi giorni fa anche a livello regionale. Le associazioni di categoria del Friuli Venezia Giulia si sono ritrovate sabato in assemblea nella sede di Udine Mercati. Un vertice che è servito a illustrare i contenuti del protocollo stesso e i contenuti del decreto Energia approvato dal governo venerdì. «La Regione agirà per aiutare concretamente il comparto dell'autotrasporto in sede di assestamento di bilancio, a luglio - ha annunciato in quella occasione l'assessore regionale alle Finanza Barbara Zilli - con un pacchetto di misure che sia forte per sostenere l'economia. Per il settore dell'autotrasporto abbiamo reintrodotto misure di sostegno del comparto con una dotazione finanziaria, a oggi, di 3 milioni di euro per la prima parte dell'anno».