Le comunità energetiche rinnovabili possono aiutare a ridurre i costi, a stabilizzare le forniture e a propiziare la transizione verde. È il messaggio che esce dall'incontro a più voci promosso da Apindustria Brescia. Come segnalato ieri, nei prossimi anni - secondo una stima del Politecnico di Milano - saranno costituite dalle 3mila alle 6mila comunità energetiche, che consentiranno un incremento di potenza fotovoltaica installata compreso tra 60o e 1.300 Megawatt, che coincide con un valore variabile tra 1113 e il 2996 dell'obiettivo di sviluppo del fotovoltaico in Lombardia al 2030. Un percorso segnato, che ha bisogno di risorse (e ve ne sono non poche in ambito europeo), norme e capacità di coordinamento. «La struttura della nostra base associativa è già inserita da lungo tempo in un percorso di collaborazione - ha ricordato il vicepresidente dell'associazione Marco Mariotti -. Già all'indomani della liberalizzazione del mercato, nel '99, abbiamo dato vita ad Apienergetica, che si è evoluta fino alla creazione di un Gruppo d'Acquisto Apindustria, al quale aderiscono oggi circa 30o aziende. La collaborazione consegna loro una massa critica significativa, incrementandone il potere contrattuale e migliorandone, al contempo, la competitività. E’ evidente che le comunità energetiche prevedano la metamorfosi da mero consumatore a produttore-consumatore». Un passo in più, che va ben oltre la logica del gruppo d'acquisto. Surriscaldamento climatico, tensioni geopolitiche e prezzi stanno mettendo sotto pressione le Pmi. «Da sole le istituzioni non possono farcela, per questo il coinvolgimento di tutti è essenziale - ha sottolineato ieri l'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo -. Regione Lombardia si è dotata di una legge specifica sulle comunità energetiche, in cui viene istituito un centro di competenze con funzioni di guida e supporto nel processo di formazione delle comunità. La nuova legge regionale prevede specifici contributi per Emanziare gli impianti di produzione di energia delle Cer». «Le comunità energetiche sono una grande opportunità - ha affermato Enea Moscon, responsabile Business Development BU Mercato presso A2A -. Introducono un modello innovativo di sviluppo delle fonti di energia rinnovabili, basato sul protagonismo e la consapevolezza di cittadini, enti locali, Pmi. Per garantire una loro rapida diffusione sarà decisiva la collaborazione di attori del settore energetico, gli unici in grado nel breve periodo di mettere a diposizione knowhow, investimenti e asset necessari per raggiungere l'ambizioso obiettivo di migliaia di CFR in pochi anni».