Torna un imprenditore dell'auto alla guida delle 2 mila piccole imprese di Api Torino. Dopo i due mandati di Corrado Alberto, proprietario di Caffè Alberto, Fabrizio Celiino, a capo di Celino srl, lamiere e lavorazioni meccaniche, già al vertice di Api tra 2009 e 2014, assume la carica di nuovo presidente dell'associazione torinese. «Ma l'obiettivo del mio mandato - dice Celino -, è rappresentare tutte le filiere industriali, il territorio e il nostro Paese: non dobbiamo dimenticare che l'Italia è il secondo paese manifatturiero d'Europa. E’ da qui che dobbiamo ripartire per creare sviluppo e benessere per tutte le filiere, dal servizi al terziario alla logistica e trasporti, dalla sanità alla cultura e al turismo».
Presidente Cenino, torna un imprenditore dell'auto alla guida di Api in giorni complicati per l'auto. Stellantis ha annunciato altre uscite volontarie, 1.800 in Italia di cui 600 a Torino. Come la vede?
«Io sono convinto che l'industria deve tornare al centro. Non solo auto, tua tutte le nostre filiere. Stellantis è un grande gruppo multinazionale, figlio della gIobalizzazione. Noi non possiamo lottare contro la globalizzazione ma dobbiamo far diventare il nostro territorio più competitivo. Così oltre alle uscite volontarie ci saranno anche assunzioni».
Lei è astato presidente di Api più di dieci anni fa. Qual è la realtà che trova oggi?
«In questi anni cl siamo dovuti confrontare con la crisi di tante realtà, ogni 12 mesi chiudono centinaia di aziende socie. Nonostante ciò i nostro iscritti sono poco sotto le duemila unità e aumentano. Il mio obiettivo è crescere, portare più aziende con noi, soprattutto quelle giovani».
Nel direttivo di Api Torino c’è Pierangelo Decisi, già vice presidente di Anfia Componentisti e Unione Industriali. Ha intenzione di fare «shopping» in via Fanti?
«Ma no, affatto. E ho già parlato con Giorgio Marsiaj, vogliamo fare percorsi di crescita insieme. Pierangelo è un amico. Come si dice in questi casi: ha creduto nei progetto».
Api ha lanciato un gruppo sulla filiera auto. Volete essere voi il riferimento per i componentisti automotive? «Vogliamo essere un riferimento per tutte le aziende private di questo territorio. Ma non c’è alcuna intenzione di fare concorrenza a Confindustria. Ognuno fa li proprio cammino e spero che per tante cose lo faremo insieme».